Denunciano gravi ritardi e l’abbandono di molti cantieri a Bonefro per la ricostruzione post sisma del 2002, il terremoto di San Giuliano di Puglia. A farlo sono i cittadini che hanno subito danni da quel sisma, proprietari di case coinvolte nei Progetti di edilizia unitaria e che fanno parte di un Comitato. Hanno scritto una lettera al Consiglio regionale , ai gruppi politici e all’Agenzia regionale per il Sisma. “A 22 anni da quel terremoto – hanno spiegato – la ricostruzione a Bonefro, uno dei centri più colpiti, è ancora incompleta, con numerosi progetti rimasti al palo. “Nonostante a San Giuliano di Puglia, l’epicentro con le vittime, i lavori siano stati completati con infrastrutture e servizi di alto livello – hanno rimarcato nella missiva – le amministrazioni locali dei paesi limitrofi, come appunto Bonefro, sono state lasciate a gestire autonomamente la ricostruzione, spesso senza le competenze necessarie”
Il comitatio, nella lettera ha parlato di mancato coordinamento e controllo da parte della politica nazionale e regionale che – è scritto testualmente – ha portato a una situazione in cui molti progetti sono stati affidati a professionisti e aziende senza esperienza, con il risultato che le abitazioni più modeste e meno redditizie sono state trascurate”. Sempre secondo il Comitato molte abitazioni, specialmente nel centro rurale di Bonefro, sono rimaste incompiute, creando un forte contrasto con i nuovi edifici costruiti. Di qui la richiesta di un intervento deciso delle istituzioni.
Il sindaco di Bonefro, Nicola Montagano, ha annunciato una ricognizione dei progetti rimasti fermi per capire il perchè dei ritardi assicurando che saranno prese misure per completare i lavori entro i tempi previsti. Il termine fissato dall’Agenzia regionale post-sisma per chiuderli è dicembre 2024, ma con 250 interventi ancora in sospeso in Molise.
Ricostruzione post sisma 2002, Comitato Bonefro scrive a Consiglieri regionali: “Ricostruzione ancora incompleta dopo 22 anni”
