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sabato, Novembre 23, 2024

Regione. Roberti rivoluziona le deleghe, più spazio ai Consiglieri. Verso la rinuncia al secondo Sottosegretario

AperturaRegione. Roberti rivoluziona le deleghe, più spazio ai Consiglieri. Verso la rinuncia al secondo Sottosegretario

Il Presidente della Regione Francesco Roberti ha passato tutta la giornata a Campobasso per mettere mano a quelle che sono state le decisioni assunte ieri nel corso della riunione di maggioranza che ha decretato lo stop alle modifiche statutarie (peraltro già approvate) con le quali è stata introdotta la figura del secondo sottosegretario.

Nella medesima riunione di maggioranza, oltre al passo indietro sul Sottosegretario, è stata assunta la decisione di redistribuire le deleghe disponibili, assegnando maggiore spazio ai consiglieri delegati e, allo stesso tempo, alleggerendo il carico agli assessori. I decreti non sono stati ancora approntati ma questa è l’ipotesi di lavoro. Ad uscire maggiormente depotenziato dal nuovo assetto, è l’assessore Salvatore Micone che perde Turismo, Cultura, Sport e digitalizzazione e conserva solo le deleghe per Agricoltura, Pesca e programmazione forestale.

Ma andiamo per gradi. Questo il nuovo quadro delle deleghe che andrebbero assegnate ai consiglieri, figure che contrariamente a quanto previsto non verranno istituzionalizzate ma resteranno delle semplici interfacce del Governatore, soggetto in capo al quale restano realmente i poteri per materia.

Alla consigliera Stefania Passarelli va la delega alle Politiche Sociali (in precedenza all’assessore Cearatti) e la Caccia (in precedenza allo stesso Roberti.

Al Consigliere Armandino D’Egidio vanno lo Sport e la digitalizzazione (entrambe in precedenza assegnate a Micone).

A Fabio Cofelice la Cultura (anche questa in precedenza a Micone.

A Massimo Sabusco va la delega all’Energia (in precedenza assegnata all’assessore Di Lucente) e le Risorse idriche (in precedenza assegnata a Marone).

A Roberto Di Pardo vanno i Trasporti (prima gestiti da Roberti) e l’Ambiente (delega prima gestita da Di Lucente).

A Roberto Di Baggio, in predicato di diventare il secondo sottosegretario poi cassato, vanno le deleghe alla Formazione (in precedenza gestita da Roberti) e il Personale (assegnato a suo tempo a Di Lucente).

A restare con le mani vuote, è il solo consigliere Nicola Cavaliere che, da quanto è dato di sapere, non intendeva assumere nessuna delega.

Venendo agli assessori, quindi:

Andrea Di Lucente mantiene le deleghe alle Attività produttive, Sviluppo economico, internazionalizzazione delle imprese, accesso al credito, politiche comunitarie e cooperazione internazionale;

Gianluca Cefaratti: Bilancio, Finanza, Patrimonio, Politiche del Lavoro, Immigrazione e Politiche per la Famiglia;

Michele Iorio: Riforme istituzionali, coordinamento fondi europei, PNRR, Politiche di Coesione, rapporti con i ministeri per l’attuazione del Piano di rientro sanitario;

Michele Marone: Lavori Pubblci, demanio regionale, viabilità e infrastrutture.

Chiude Salvatore Micone con Agricotura, pesca e programmazione forestale.

 

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