La pioggia di questi ultimi giorni non ha inciso sull’emergenza siccità e sulle conseguenze dell’estate definita dai meteorologi la più calda di sempre.
Le riserve di acqua della regione sono comunque in sofferenza. A partire dal lago di Guardialfiera, la cui portata è scesa ai livelli di guardia.
Ancora più critica la situazione delle sorgenti, che sono gestite direttamente da Molise Acque, tanto da indurre l’agenzia a prendere una decisione drastica. L’ha resa nota il dirigente dei servizi tecnici, Carlo Tatti, che ha comunicato la riduzione del 30 per cento del flusso idrico nei comuni servizi.
La stretta a partire da oggi, per una necessità definita da Tatti assoluta e immediata.
I comuni, hanno fatto sapere da Molise Acque, dovranno effettuare le dovute regolazioni sulle reti di distribuzione per evitare che i serbatoi si vuotino del tutto. Per questo, è l’indirizzo dell’azienda, sarà necessario programmare chiusure notturne delle reti idriche per mantenere i livelli nei serbatoi.
Oltre alla riduzione dell’acqua dai rubinetti di casa, l’effetto più evidente è quello provocato sulle colture.
E’ di queste ore la stima della vendemmia che secondo le organizzazioni agricole in Italia crescerà dell’8 per cento rispetto alla scorsa annata.
Ma al centrosud i dati sono in forte controtendenza e la vendemmia, che andrà avanti in alcuni casi fino alla prima decade di novembre con la raccolta dell’uva tardiva, risentirà in modo deciso della siccità, in particolare nelle regioni del medio Adriatico, Abruzzo e Molise, in cui la perdurante mancanza di pioggia ha portato a forti cali di produzione, specie dove non è stato possibile procedere ad irrigazioni di soccorso.
