La vicenda ha tenuto banco per tutta l’estate animando anche sotto l’ombrellone il dibattito politico regionale. Stiamo parlando della istituzione del secondo Sottosegretario, figura voluta dalla maggioranza di centrodestra in Consiglio regionale e fortemente avversata dalle opposizioni che ne hanno addirittura fatto oggetto di una proposta di referendum popolare. La notizia, ampiamente telefonata per dirla con Enrico Ameri, era già stata anticipata dagli attori politici di maggioranza e dallo stesso presidente Roberti; adesso arriva l’ufficialità: è stata ufficialmente licenziata dalla prima commissione permanente la proposta di legge che revoca il provvedimento. A presentarla, oltre al presidente Roberti, sono stati i consiglieri: Niro, Sabusco, Passarelli, Di Pardo, Cofelice, D’Egidio, Cefaratti, Cavaliere, Pallante e Di Baggio.
La proposta di legge è stata approvata con voti unanimi in Commissione e adesso passa all’esame del Consiglio regionale. Sul piano tecnico, la nuova proposta di legge va ad abrogare la modifica statutaria approvata in doppia lettura con le votazioni dello scorso aprile e dello scorso luglio.
Il presidente Roberti ha spiegato sia le ragioni del primo passo che quelle del secondo. La legge istitutiva puntava ad una maggiore funzionalità dei lavori tra consiglio e giunta attraverso l’introduzione di una figura di supporto; tuttavia, ha sempre spiegato Roberti nei giorni scorsi, davanti all’ipotesi referendum che sarebbe costata ai molisani ben due milioni di euro, la scelta è stata quella di soprassedere all’istituzione e tornare allo stato precedente delle cose.
Insieme al secondo Sottosegretario, se ne va anche la figura del Consigliere delegato “rafforzato”, anch’essa introdotta attraverso la modifica statutaria che adesso si avvia ad essere revocata.