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martedì, Ottobre 22, 2024

Stellantis, fronte comune dei governatori: “Unire le voci per contare di più”

EvidenzaStellantis, fronte comune dei governatori: "Unire le voci per contare di più"

I governatori fanno fronte comune sul caso Stellantis. I presidenti delle regioni dove hanno sede gli stabilimenti del gruppo si sono parlati e hanno concordato che unire le voci dei territori interessati “significa contare di più in una interlocuzione incardinata in scenari mondiali”. A parlare è in particolare il presidente della Basilicata Vito Bardi che si è confrontato sul tema con i presidenti di Molise Francesco Roberti, Abruzzo Marco Marsilio e Piemonte con Alberto Cirio. I colloqui tra i 4, che sono tutti di centrodestra, sono avvenuti a margine degli Festival delle Regioni a Bari. Per Bardi queste, sono “occasioni di confronto che nascono dalla consapevolezza comune di dover fare fronte unico per tutelare i livelli occupazionali e reggere l’onda d’urto della crisi che investe l’automotive a livello internazionale”. I governatori insieme hanno esaminato le problematiche connesse a Stellantis in una visione più generale partendo dalle dinamiche locali”. Bardi ha sottolineato che “da soli non si va da nessuna parte. Solo attraverso l’azione congiunta si può andare lontano, aumentando il peso nelle relazioni con il Governo centrale e con la stessa Stellantis. Tutte le Regioni sono impegnate a fare il possibile per scongiurare l’eventualità di un disimpegno da parte dell’azienda e la perdita di posti di lavoro. Come Basilicata – ha aggiunto il presidente lucano – abbiamo risposto alla richiesta di Tavares di abbattere i costi energetici, tracciando il percorso burocratico e amministrativo per la realizzazione di un impianto a biogas a disposizione dello stabilimento di San Nicola di Melfi. Ai lavoratori – ha concluso il presidente della Regione Basilicata riferendo sempre dei colloqui avuti con i colleghi delle altre regioni – non basta la solidarietà, implicita in ogni azione, ma servono risposte concrete che possono emergere solo se uniamo forze, idee e peso specifico nel dialogo con la multinazionale”.

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