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giovedì, Dicembre 26, 2024

Il caciocavallo impiccato dal Molise sbarca a Roma: il ‘Boia’ in azione a Trastevere

CronacaIl caciocavallo impiccato dal Molise sbarca a Roma: il 'Boia' in azione a Trastevere

E’ ormai da anni il prodotto molisano più conosciuto e apprezzato ed è anzi diventato uno dei ‘simboli’ della regione. Il Molise, e in particolare le zone di montagna della provincia di Isernia, da Agnone a Carovilli, da Capracotta a Vastogirardi, hanno vissuto un vero e proprio boom nella produzione e nell’esportazione di questo prodotto. Ora una delle tradizioni gastronomiche più amate e singolari in regione, quella del caciocavallo ‘impiccato’, varca i confini regionali e sbarca a Roma. L’idea è di un imprenditore molisano, Antonio Raffone, che insieme ai soci Felice Raffone e Francesco Bufardeci, ha da pochi giorni aperto a Roma, in viale Trastevere, “Il Boia”. E’ lui stesso a raccontare all’ANSA l’avventura appena intrapresa: “Partendo dal Molise e dalle sue tradizioni – spiega – abbiamo scelto di aprire in uno dei quartieri più rappresentativi di Roma, Trastevere, il primo locale di questo nuovo format ‘gastronomico e birraio’ denominato Il Boia. La scelta del nome – prosegue – nasce proprio dall’idea di unire una delle figure più popolari nelle leggende di Roma, quella del Boia appunto (Giovanni Battista Bugatti, più noto come Mastro Titta il Boia di Roma) all’antica tradizione del sud Italia di ‘impiccare’ il Caciocavallo”. Nasce così “Il Boia Trastevere”: in vetrina c’è un ‘patibolo’ sul quale vengono ‘impiccati’ i Caciocavalli dell’alto Molise, per la precisione di Agnone, per essere squagliati sul pane bruschettato, condito poi con ingredienti tipici molisani (tra cui la pampanella di San Martino in Pensilis) e ingredienti laziali (come la porchetta di Ariccia).

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