Mancano poco meno di cinquanta firme alla soglia delle 5000 necessarie per avviare l’iter che potrebbe portare al referendum per l’annessione della Provincia di Isernia al vicino Abruzzo.
La campagna, avviata a fine febbraio dal comitato che chiede l’annessione dell’hinterland alla vicina provincia dell’Aquila, è arrivata al giro di boa. Poche le firme che mancano all’obiettivo, raggiunto cavalcando un vecchio cavallo di battaglia che ogni tanto torna in campo, quello di ritornare con i cugini abruzzesi. Sarebbe la mancanza di servizi e di infrastrutture sul terriotorio ad alimentare l’iniziativa.
In questi mesi la campagna è stata portata avanti nelle piazze dei maggiori centri della provincia pentra, una propaganda che ha alimentato il dibattito politico, resuscitando persino alcune vecchie idee sullo smembramento di tutta la regione Moilise.
Le firme arriveranno alla Provincia di Isernia, che le trasmetterà alla Cassazione per il controllo di legittimità, poi la parola passerà al Governo che potrà chiedere agli aventi diritto se vogliono dissociarsi dal Molise per ricongiungersi all’Abruzzo, come era fino al 1963 quando esisteva il vecchio e unico compartimento denominato “Abruzzi e Molise”.