Torna a riunirsi martedì prossimo il Consiglio regionale del Molise. Saranno i temi dell’energia e dell’ambiente quelli predominanti, oggetto di una serie di mozioni a firma delle opposizioni attraverso le quali gli esponenti della minoranza chiedono al governo regionale impegni precisi su più versanti. A partire dalla dislocazione delle fonti di energie rinnovabili, quindi impianti eolici e fotovoltaici. In assenza di un piano regionale che stabilisca criteri e modalità di insediamento, PD e 5Stelle provano a definire il perimetro dell’iniziativa privata che determina in questo momento in Molise una serie di impianti dislocati senza riferimenti precisi.
Dal PD si chiedono criteri certie e precisi per quello che riguarda le procedure autorizzative degli impianti mentre dal M5S la richiesta avanzata è quella volta ad individuare le superfici e le aree idonee e inidonee all’installazione degli impianti.
Entrambi, PD e M5S, con due distinte mozioni che in aula potrebbero essere anche riunite, chiedono che il Predsiente della Regione, Roberti, rappresenti all’Enel una precisa istanza dell’intero Consiglio regionale, quella di recedere definitivamente dal progetto Pizzone II, di adottare misure atte a bloccarne l’attuazione, e tutto questo con la precisa finalità di tutelare il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.
Insieme al tema verde, il Consiglio regionale è chiamato a discutere anche su altri argomenti e colori. A partire da quello rosso. In concomitanza con la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, nell’aula di Palazzo D’Aimmo si tratterà una mozione a firma Primiani, Greco e Gravina (quindi 5 Stelle) avente ad oggetto la prevenzione e lotta all’omofobia e transfobia.
Ci sarà spazio anche per il tema lavoro e sanità. Sono infatti iscritti all’ordine dei lavori atti di indirizzo che riguardano lo stabilimento Stellantis di Termoli, la decontribuzione fiscale per il Sud Italia e il potenziamento delle risorse per il fondo sanitario nazionale.