“È stato un confronto positivo e costruttivo. Ora, più che mai, è importante andare tutti nella stessa direzione, rimanendo coesi come Sistema Paese in un momento di radicale cambiamento per l’Europa”. Così il ministro delle imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, al termine dell’incontro con i sindacati metalmeccanici sul pressing per la revisione dei regolamenti europei nei settori dell’auto e della siderurgia.Tra le proposte del documento l’istituzione di un fondo per la filiera e per i consumatori che acquistano vetture elettriche prodotte in Europa e l’avvio di una strategia per l’autonomia europea nella produzione di batterie, utilizzando materie prime critiche estratte e lavorate nel continente.
7 paesi tra cui l’italia propongono di anticipare a inizio 2025 l’attivazione della clausola di revisione del regolamento europeo sulle emissioni di CO2 dei veicoli leggeri.
In slstanza sui limiti alle emissioni di anidride carbonica la richiesta dell’Italia di rinviare l’applicazione dei nuovi requisiti previsti nel 2025 e di annullare il relativo regime sanzionatorio.
In parole povere Urso chiede di fermarsi un attimo, da un lato il mercato dell’elettrico è in crisi e dall’altro per quanto riguarda gli attuali motori, con i limiti di c02 abbassati e le sanzioni previste, molti costruttori minacciano di fermare la produzione.
Non si può non pensare quindi anche alla fabbrica Stellantis Termoli.
“Abbiamo davanti a noi un bollettino di guerra, con chiusure e la rinuncia a progetti da parte dei costruttori. Dobbiamo intervenire subito cambiando la politica industriale europea affinché sia sostenibile per le imprese e il lavoro europeo di fronte alla concorrenza, a volte sleale di altri attori di altri continenti”, ha aggiunto il Ministro.
E pronto anche un documento sulla siderurgia.
I sindacati sperano vivamente che il governo riesca a imporsi per una visione più graduale e razionale della cosìddetta transizione verde”.