Il comparto dell’automotive è al collasso in Italia e in Europa. Per questo, al Consiglio Competitività dell’Unione Europea, che si è tenuto a Bruxelles, l’Italia, assieme alla Repubblica Ceca, ha presentato un documento per riesaminare le modalità che porteranno allo stop dei motori endotermici nel 2035.
Il documento (a cui hanno aderito anche Austria, Polonia, Bulgaria, Romania e Slovacchia) propone la revisione del regolamento europeo sull’emissione di Co2 dei veicoli leggeri e avvierà un confronto con gli altri Stati membri.
La notizia riguarda anche la Gigafactory di Termoli e, proprio sullo stabilimento molisano, il ministro Urso, al termine dell’incontro avvenuto qualche giorno fa con i sindacati, ha voluto fare delle precisazioni.
“Noi abbiamo chiesto a Stellantis che partecipa al progetto della Gigafactory- ha spiegato il ministro- di confermare la sua volontà di investire in Italia e realizzare in Italia le batterie elettriche che servono alla transizione ambientale. Prendiamo atto che la crisi dell’auto in Europa è talmente evidente, siamo ormai al collasso, che non solo sono sospesi gli investimenti programmati come quelli di ACC a Termoli, o in Germania, ma che addirittura chiudono le fabbriche di batterie elettriche che erano già state realizzate”.
Secondo il ministro Urso, la situazione, in questo momento, è realmente drammatica perché le principali case automobilistiche europee hanno annunciato la chiusura di diversi stabilimenti.
“Dobbiamo intervenire subito – ha proseguito il ministro Urso- cambiando la politica industriale affinchè sia sostenibile per le omprese e per il lavoro europeo rispetto alla concorrenza, talvolta addirittura sleale, di altri continenti, di altri attori”.