In Molise i meno giovani ricordano benissimo quello che resta uno dei misteri irrisolti nella storia della regione. Un caso che all’epoca tenne banco per mesi e che è rimasto senza soluzione. Era il 14 agosto del 1990, sono passati 34 anni. Una famiglia è riunita a poche ore dal Ferragosto sull’aia di una casa di campagna in contrada La Piana a Riccia quando una giovane mamma, Pina Menanno, 27 anni, che fino a pochi istanti prima aveva tra le braccia il figlio di appena due anni, viene uccisa da un proiettile vagante sparato con una pistola e che la centra al petto. Il marito della giovane vittima, Giuseppe Bersaglieri, in quei drammatici istanti soccorse la donna ma per lei non ci fu nulla da fare. Ora, 34 anni anni dopo, quell’uomo è stato trovato senza vita nel garage della sua abitazione a Riccia. La sua tragica morte in paese ha riaperto quella ferita in realtà mai sanata. Bersaglieri si sarebbe tolto la vita ma sull’accaduto è stata aperta una inchiesta per fugare ogni dubbio anche perché a quanto pare aveva avuto dei dissidi con altre persone del posto in tempi recenti. Il magistrato di turno ha disposto l’autopsia che sarà effettuata mercoledì dal medico legale Massimiliano Guerriero. Il corpo dell’uomo, 64 anni, intanto è strato trasferito al Cardarelli e i carabinieri stanno svolgendo tutti gli accertamenti di rito.
Bersaglieri dopo quel tragico episodio di 34 anni fa si era risposato, ha avuto un’altra figlia e oggi nulla poteva far pensare ad un tragico gesto come quello accaduto. Tornando all’omicidio della giovane moglie, negli mesi successivi furono battute diverse piste, ci fu anche un processo per un familiare che possedeva un’arma, ma la verità su quel proiettile che uccise una giovane mamma in una sera di festa non fu mai trovata.