Ieri la discussione sul merito, oggi la decisione del Tribunale amministrativo regionale. Stiamo parlando dei ricorsi presentati tanto dalla coalizione di centrosinistra che da quella di centrodestra, avverso il risultato elettorale uscito dalle urne lo scorso 8 e 9 giugno e successivamente nel turno di ballottaggio del 23 e 24 luglio per la elezione del Consiglio comunale e del Sindaco di Campobasso.
I magistrati amministrativi, Presidente Nicola Graviano, referendario Luigi Lalla, referendario estensore, Sergio Occhionero, hanno respinto il ricorso presentato dalla coalizione progressista e compensate le spese con le parti resistenti.
Questo l’esito a valle delle richieste presentate da PD e 5 Stelle e che miravano al ricalcolo del risultato uscito dalle urne con una diversa attribuzione dei voti che avrebbe portato la coalizione ad ottenere la maggioranza dei seggi in consiglio comunale sin dal primo turno e, successivamente, ad incassare il relativo premio di maggioranza. Cosa che se si fosse verificato avrebbe comportato una diminuzione di seggi a detrimento tanto del centrodestra quanto del Cantiere Civico. Proprio con quest’ultimo, va ricordato, il centrosinistra strinse prima del ballottaggio un accordo politico senza apparentamento, sottoscrivendo prima del secondo turno una serie di impegni, compresa la composizione della giunta. Fu quello il dazio pagato alla coalizione civica, Guidata dall’allora candidato sindaco Pino Ruta, per assicurarsi una chance al secondo turno nella partita con il centrodestra che altrimenti sarebbe stata tuta in salita. Invece la storia andò in discesa perché proprio grazie a quell’accordo, progressisti e civici vinsero al ballottaggio portando Marialuisa Forte sullo scranno più alto di Palazzo San Giorgio. L’anatra zoppa, un consiglio comunale a maggioranza centrodestra con un sindaco di colore diverso, non fece nemmeno a tempo ad entrare in aula, immediatamente curata da un’operazione di ortopedia politica che elimino la frattura a favore di una saldatura di pezzi del centrodestra con il resto dell’alleanza civico-progressista.
Dopo la bocciatura del ricorso del centrosinistra, adesso si attende la pronuncia di quello del centrodestra che contesta sia le operazioni pre elettorali sia il calcolo dei voti.