L’arte campanaria diventa patrimonio immateriale Unesco, e ad Agnone, borgo altomolisano che ha fuso la campana del Giubileo, scoppia la grande festa. Un importante riconoscimento per il comune della provincia di Isernia conosciuto nel mondo per la più antica fonderia di campane, la cui fondazione è attestata intorno all’anno Mille.
I partecipanti alla 19esima sessione del Comitato Intergovernativo della Convenzione per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale, in corso nella Repubblica del Paraguay, hanno ufficialmente proclamato l’estensione all’Italia del riconoscimento Unesco dell’Arte Campanaria tradizionale, quale Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità. Elemento, già riconosciuto nel 2022 alla Spagna, e da oggi esteso anche all’Italia.
Un ulteriore traguardo significativo raggiunto – sottolinea il ministero della Cultura – che vede valorizzare una delle più antiche e amate tradizioni italiane. Un riconoscimento, commenta Armando Marinelli, che la fonderia di Agnone aspettava da oltre quarant’anni”.
Un titolo, quello del riconoscimento dato all’Arte Campanaria, che premia la città di Agnone, ma anche la regione Molise e tutti gli artigiani che hanno strutturato le loro aziende nelle aree interne. Ad affermarlo, soddisfatto, è il sindaco Daniele Saia.