La situazione Stellantis del “dopo Tavares”, con i conti in ordine e le vendite in regresso, iniza ad avere i suoi effetti anche sull’indotto. L’azienda di logistica Trasnova, infatti, ha annunciato il licenziamento di 97 lavoratori impiegati negli stabilimenti Stellantis di Pomigliano d’Arco, Mirafiori, Piedimonte San Germano e Melfi. Inoltre, sono stati annunciati, da Teknoservice e Logitech, centocinquanta licenziamenti che riguardano lavoratori impegnati nel solo stabilimento di Melfi. Una situazione che sta mobilitando, in queste ore, il mondo della politica e dei sindacati.
A Pomigliano d’Arco, dove da giorni i lavoratori Trasnova stanno bloccando la produzione, è intervenuta anche Elly Schlein. “Vogliamo che ci sia un piano industriale che garantisca l’occupazione e l’indotto” ha spiegato la segretaria del PD che ha voluto parlare anche dello stabilimento Stellantis in Molise. “Bisogna far ripartire il progetto della GigaFactory a Termoli – ha dichiarato Schlein – che resta strategico perché dobbiamo innovare questo settore e accompagnarlo nei cambiamenti. Non accettiamo l’idea che l’Italia non possa guidare la conversione del settore dell’automotive, ne abbiamo tutte le possibilità e le competenze”.
Intanto, c’è attesa per il tavolo Stellantis previsto per il prossimo 17 dicembre a Roma. Il ministro Urso, in queste ore, sta già incontrando i rappresentanti delle regioni dove hanno sede gli stabilimenti produttivi del gruppo. Tra i sindacati sarà presente anche la FIM-CISL. Il suo segretario generale, Ferdinando Uliano, ha anticipato quali saranno le richieste al tavolo: “Servono fatti concreti, delle scelte importanti a partire da una nuova piattaforma di largo consumo per il nostro Paese in modo da produrre modelli che siano in grado di generare volumi, oltre a un impegno importante sulla GigaFactory di Termoli. Noi vogliamo sapere se c’è l’intenzione di continuare questo investimento che è un fattore importante per Termoli e per tutte le aziende e gli stabilimenti italiani, poiché si rafforzeranno in termini di competitività.”
