Nessuna ipotesi è stata esclusa. Nemmeno quella di un sabotaggio. Ma la possibilità che qualcuno abbia deliberatamente versato benzina o altro nelle condutture cittadine ha perso consistenza dopo gli ultimi risultati sui campioni di acqua analizzati dall’Arpa.
I laboratori dell’agenzia per la protezione dell’ambiente hanno comunicato a Grim, l’ente gestore della rete idrica di Campobasso, che non ci sono contaminazioni nel percorso che l’acqua fa dai serbatoi fino alle conduttore.
In particolare, quelle che arrivano fino ai condomini di via Petitti, dove è stato segnalato per la prima volta il fenomeno dell’odore di solvente uscire dai rubinetti.
E’ evidente, sostengono quindi i tecnici, che il problema risiede tutto in quella specifica zona della città e che l’ipotesi che qualcuno possa avere volontariamente inquinato la rete resta solo sulla carta.
Rimane da capire per quale motivo, in alcune case, arrivi quello strano odore dai rubinetti che potrebbe essere provocato da caldaie in disuso.
Da Grim arriva la conferma che tre o quattro appartamenti in via Petitti sono chiusi da anni e questo potrebbe essere collegato alle vecchie caldaie che avrebbero rimesso in circolo acqua contaminata o putrefatta.
Entro giovedì, il termine fissato qualche giorno fa, tutto dovrebbe essere più chiaro e risolto. Fatto è che oltre alle autobotti che servono i residenti della zona considerata a rischio (ora peraltro molto ridotta), ci sono tante attività commerciali che a ragione chiedono di fare il prima possibile, con le feste di Natale ormai alle porte.
