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sabato, Dicembre 14, 2024

Dimensionamento scolastico: no alla soppressione della Colozza da parte di genitori, lavoratori e sindacati

AttualitàDimensionamento scolastico: no alla soppressione della Colozza da parte di genitori, lavoratori e sindacati

Si è svolta ieri, su convocazione delle RSU della scuola di FLC CGIL, CISL e UIL Scuola RUA un’assemblea dei lavoratori dell’istituto Comprensivo per discutere dei temi del dimensionamento scolastico, in particolar modo della paventata soppressione dell’I.C Colozza di Campobasso. All’assemblea hanno partecipato anche il presidente del consiglio d’Istituto (avv. Giuseppe Lattanzio) e i rappresentanti sindacali regionali di FLC CGIL (Pino La Fratta) e UIL Scuola (Nicolino Fratangelo).

Ha introdotto l’assemblea Carmine di Iorio, a nome delle Rappresentanze Sindacali Unitarie della Colozza, che ha manifestato lo sconcerto di tutti i lavoratori per la paventata soppressione dell’Istituto. Si tratta di un’ipotesi illogica e immotivata, visti anche i numeri degli studenti e i risultati molto positivi di una scuola che rappresenta da sempre un punto di riferimento per l’offerta formativa. Da non sottovalutare anche i timori dei lavoratori per l’impatto sugli organici, visto che potrebbero verificarsi contrazioni e soprannumerarietà con relativi trasferimenti di docenti e ATA, con effetti negativi sulla continuità didattica.

Hanno quindi preso la parola i segretari regionali della FLC CGIL Pino La Fratta e della UIL Scuola Nicolino Fratangelo, che hanno evidenziato la contrarietà delle organizzazioni sindacali verso questa scelta e in generale verso tutti i tagli del dimensionamento. Nonostante i tanti proclami, si continua a tagliare sulla scuola, mentre si trovano risorse per incentivare le scuole private. Più volte le organizzazioni sindacali hanno sollecitato i rappresentanti politici regionali e nazionali ad intervenire per tutelare le specificità del nostro territorio chiedendo un intervento per avere delle deroghe nell’applicazione della norma sul dimensionamento scolastico: siamo nella fase di discussione degli emendamenti della legge di stabilità. Niente di tutto questo però è avvenuto, anzi la Regione Molise ha emanato le linee guida regionali senza nessun tavolo di concertazione con le organizzazioni sindacali. Quanto poi al caso specifico della Colozza, si è evidenziato come in nessun incontro né tavolo a livello provinciale era stata paventata questa soppressione. Si tratta dell’ennesimo schiaffo alla scuola, che andrebbe a determinare la creazione di un Istituto Comprensivo di 1.400 alunni calato dall’alto, senza nessun tipo di interlocuzione con tutte le componenti coinvolte (dirigenti scolastici, docenti, ATA, genitori) e con rischi di contrazione per gli organici. Se si vuole riorganizzare la rete scolastica cittadina di Campobasso, bisognerebbe farlo non in ottica di taglio, ma mettendosi intorno ad un tavolo in tempi distesi, verificando bene tutte le variabili in gioco (popolazione scolastica, edilizia, aree periferiche etc) con il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati.

Infine, ha preso la parola il presidente del consiglio d’istituto, avv. Giuseppe Lattanzio, che nel ringraziare per l’iniziativa e per l’invito ha sottolineato la contrarietà dei genitori a questa soppressione, che ha generato incredulità e malcontento. L’Istituto Colozza da sempre rappresenta una eccellenza nel panorama scolastico regionale, come testimoniano anche le iscrizioni e i risultati degli studenti grazie all’impegno di docenti stimati e apprezzati per il loro quotidiano lavoro. Il provvedimento di soppressione appare evidentemente illegittimo: manca anche una minima motivazione, ed inoltre sembra non rispettare nemmeno i criteri dettati dalle linee guida regionali. Laddove non si torni indietro, si aprirebbero le porte ad un possibile ricorso al TAR da parte del Comune di Campobasso, che è stato sollecitato e starebbe valutando tale opportunità. Una cosa è certa: nessuno si rassegnerà alla soppressione della Colozza ed ai tagli del dimensionamento, e laddove la politica non deciderà di tornare indietro su questa scelta, la mobilitazione andrà avanti.

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