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venerdì, Gennaio 10, 2025

Lotto Zero, Fratelli d’Italia chiede le dimissioni del sindaco Castrataro

CronacaLotto Zero, Fratelli d'Italia chiede le dimissioni del sindaco Castrataro

“Quanto stabilito dal Consiglio di Stato è una chiara sconfitta. Anche questa volta la politica scellerata della sinistra è stata smentita dai fatti, il sindaco ne prenda atto”. E’ questo il parere unanime del gruppo consiliare di Fratelli d’Italia al Comune di Isernia espresso a seguito della sentenza con la quale il massimo organo della giustizia amministrativa ha di fatto sbloccato i lavori del Lotto Zero. Una decisione che ribalta il verdetto del Tar Molise al quale si era rivolta il primo cittadino del capoluogo Piero Castrataro per bloccare l’opera. Le dichiarazioni dei consiglieri Pietro Paolo Di Perna, Eugenio Kniahynicki, Cosmo Tedeschi e Domenico Chiacchiari.
“Sin dal primo momento – affermano i consiglieri – Castrataro e la sua amministrazione si sono battuti per ostacolare l’opera, prima cercando di non farla realizzare e poi correggendo il tiro e chiedendo quindi che venisse modificata. Per poi cambiare per una terza volta idea e affermare, a sentenza pubblicata, di non essere mai stati contrari all’opera. Viene da chiedersi a questo punto per quali motivi a noi ignoti Castrataro abbia più volte cambiato posizione”.
“Noi di Fratelli d’Italia – spiegano i 4 esponenti – riteniamo che il lotto zero rappresenti sia un cantiere fondamentale per la città di Isernia: il collegamento che ne nascerebbe tra la tangenziale a nord della città e la superstrada per Castel di Sangro andrebbe a defluire il traffico che si crea soprattutto nel quartiere di San Lazzaro, rendendo molto più veloce la viabilità. E questo sarebbe un bene sia per i cittadini ma anche per lavoratori e turisti che devono raggiungere Isernia, garantendo un nuovo collegamento tra i Molise e l’Abruzzo. Ciò che ci stupisce è come un’amministrazione possa essere contraria a un’opera che soprattutto avrebbe un impatto positivo dal punto di vista economico visto che per la sua realizzazione verrebbero impiegate decine di lavoratori. Vogliamo sperare che il sindaco non abbia messo il consenso di qualche comitato monocellulare dinanzi alle esigenze dei cittadini”.
“Come se non bastasse – chiosa il gruppo – il sindaco per proporre ricorso al Tar Molise si è rivolto a dei legali esterni: questo significa che non solo non ha tenuto in considerazione l’ufficio legale del Comune di Isernia ma addirittura ha messo l’ente nelle condizioni di dover sostenere delle spese processuali. Tutto questo non sarebbe accaduto se avesse guardato con interesse a un progetto che fa il bene della città. La sua visione amministrativa, a seguito della sentenza del consiglio di stato, è stata nei fatti smentiti. Andare avanti non ha più senso: ci aspettiamo le dimissioni ma temiamo che il sindaco guarderà solo agli equilibri delle poltrone”.

Il consigliere di Forza Italia Raimondo Fabrizio annuncia una interrogazione sulle spese legali sostenute da Palazzo San Francesco, mentre Castrataro replica alle accuse: ” Non sono mai stato contrario al progetto. Il tentativo di strumentalizzare le mie dichiarazioni è pratica comune di un’opposizione che non ha elementi concreti su cui basare la propria azione amministrativa”

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