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sabato, Gennaio 11, 2025

Licei Classici in bilico, Leopardi a Beautiful

EditorialiLicei Classici in bilico, Leopardi a Beautiful

di Agostino Rocco*

Agostino Rocco

Non so come l’hanno presa i miei amici molisani ex alunni del Mario Pagano e dell’Onorato Fascitelli che hanno visto il povero Giacomo Leopardi passato in TV su Rai Uno. Già le dichiarazioni preventive alla vigilia erano temerarie “Sara’ un Leopardi pop, un Leopardi senza gobba”. Perché la miniserie “Leopardi — Il poeta dell’infinito” ha distrutto il Leopardi che conobbi alle superiori, triste, gobbo, immensamente introspettivo, poeta finissimo e gentile. Leopardi che ritrovai a Recanati nella biblioteca del suo palazzo comitale, un tempio del sapere. Il poeta di Rai 1 è tutt’ altra cosa, un allegro ragazzino ingenuo che si innamora, caruccio e sorridente, che porta a pranzo in improponibili ristoranti ottocenteschi belle donne scollate, come qualsiasi dongiovanni del 900. Vorrei capire che bisogna c’era di proporci un Leopardi che non è mai esistito, una macchietta.
I professori del Liceo isernino Onorato Fascitelli, oggi, continuano a dare l’immagine di un Leopardi grandioso nella sua pur triste poetica di fine Ottocento, ed hanno ragione. Un Leopardi che si opponeva ai miti del suo tempo, modernità, progresso e scienza, con una concezione filosofica improntata al pessimismo e un’aspirazione all’eterno e all’infinito di connotazione quasi religiosa.
La maggioranza dei telespettatori non ha affatto capito che stava vedendo un fumettone da quattro soldi, perché il tasso culturale del nostro Paese non consente di distinguere il vero da una parodia. Oggi si parla di abolire addirittura i licei classici, i veri “custodi” della nostra Cultura. Il Fascitelli di Isernia rischia intanto di scomparire per mancanza di materia prima: gli alunni.

*giornalista

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