Sono i 5 chilometri di strada più discussi a Isernia: non si fermano le polemiche sulla realizzazione del Lotto 0, il tratto che collega il bivio di Pesche al lotto 1 verso Castel di Sangro.
Negli scorsi giorni la vicenda si è trasformata in una querelle politica che ha coinvolto i vari colori di Palazzo San Francesco, ma anche enti e comitati, tra cui quello per il no che ha incalzato l’amministrazione affinché chieda di bloccare il progetto.
Mentre il consigliere di Forza Italia Raimondo Fabrizio ha annunciato un’interrogazione sulle spese legali sostenute dal Comune, per il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia, la sentenza del Consiglio di Stato, che ha ribaltato il verdetto del Tar Molise, facendo così riaprire il cantiere, è stata una chiara sconfitta del sindaco Castrataro, il quale aveva più volte espresso perplessità sull’opera.
“Il cantiere è fondamentale per la città – hanno dichiarato i consiglieri Di Perna, Kniahynicki, Tedeschi e Chiacchiari, chiedendo le dimissioni del sindaco – perché non solo garantirebbe un nuovo collegamento tra il Molise e l’Abruzzo, facendo al contempo defluire il traffico nel quartiere di San Lazzaro, ma avrebbe anche un impatto economico positivo per il territorio.
Non si è fatta attendere la replica di Castrataro: “Non ho mai espresso contrarietà all’infrastruttura – ha dichiarato -, ma agli aspetti progettuali ed economici. L’opera costerà 175 milioni di euro quando si sarebbe potuta realizzare seguendo un tracciato alternativo – ha precisato il primo cittadino -, spendendo meno di un terzo e con modalità meno impattanti sotto il profilo ambientale”.
Un tratto di strada, insomma, che ha acceso gli animi di Palazzo San Francesco e che sicuramente infiammerà il prossimo consiglio comunale.
Isernia, Lotto Zero: la vicenda si trasforma in una querelle politica
