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mercoledì, Gennaio 15, 2025

Calcio, Serie C, Campobasso, ora servono gli uomini. Squadra chiamata ad offrire delle risposte concrete a partire da Sassari

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Braglia resta al suo posto, la società tramite il patron Rizzetta ha confermato la fiducia al tecnico toscano dopo la disfatta del Molinari con la Pianese. Una scelta condivisibile per affrontare il primo vero momento difficile della stagione. Le avvisaglie erano già arrivate a Legnago, una prestazione immonda aveva trovato addirittura qualche elogio nelle parole del tecnico alla fine del match. Il tutto ha preso forma nel momento in cui la disfatta è stata totale, 0-2 in casa, squadra completamente assente, giocatori in confusione e due espulsioni incommentabili. Dicevamo, una scelta condivisibile quella di confermare Braglia, sì ma nell’immediato. Serve una svolta subito, almeno dal punto di vista del carattere e della prestazione. Ora la squadra deve dimostrare se è con l’allenatore oppure no per raggiungere l’obiettivo salvezza. Basta una volta per tutte parlare di play off, serve un ambiente compatto.

No alle chiacchiere, no allo scarico delle responsabilità, no alle parole di facciata. Campobasso vuole che ad emergere siano gli uomini, prima ancora che i giocatori. La squadra è colpevole allo stesso livello di Braglia, nessuno è esente da colpe dopo un periodo che vede il Campobasso reduce da soli quattro punti nelle ultime nove gare (cinque sconfitte e quattro pareggi). E non è affatto una questione di valori della rosa, ricordiamo che secondo i dati forniti dalla Gazzetta dello Sport, il monte ingaggi del Campobasso è il diciannovesimo nel panorama dei sessanta club di serie C. Sicuramente alcune scelte sono state sbagliate, sicuramente alcuni giocatori hanno dei contratti eccessivamente onerosi rispetto al loro valore, altresì vero che la squadra ha tutte le carte in regola per arrivare all’obiettivo. Molti si nascondono, altri difettano di personalità, fuori “gli attributi”, da oggi le chiacchiere stanno a zero.

Capitolo allenatore, Braglia è chiamato ad un atto di responsabilità, compattare l’ambiente, qualora ci siano le condizioni, e condurre la squadra alla salvezza. D’altronde tutto quello che è oggi il Campobasso da un punto di vista tecnico risponde a quelle che sono state le sue scelte, condivise prima con Filipponi poi con Mignemi. Il tecnico ha avuto carta bianca e ora deve trovare il bandolo della matassa.

Sappiamo che oggi il quadro è negativo, ma sappiamo, al tempo stesso, che basta una scintilla per far ripartire la macchina, ed è quello che ci auguriamo nel più breve tempo possibile. Da oggi si prepara la gara di Sassari contro la Torres, la squadra più in forma del girone B. Pensiamo che questo match arrivi nel momento migliore, la sfida del “Vanni Sanna” può rappresentare, ci auguriamo, il punto di svolta della stagione.

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