Ricorre quest’anno l’ottantesimo anniversario del rinvenimento del corpo di San Timoteo nella Cattedrale di Termoli. Era l’11 maggio del 1945 quando, durante i lavori di restauro della cripta, le spoglie del figlio prediletto dell’apostolo Paolo, occultate dal vescovo Stefano nel 1239, tornarono alla luce offrendo alla città e all’intera diocesi un privilegio unico al mondo.
Da allora ad oggi sono tante, molteplici e variegate le iniziative che si sono intraprese per portare a conoscenza di questo tesoro lungamente occultato in un loculo sempre più da proporre alla considerazione dei devoti, degli studiosi e tutti coloro che sono interessati alla storia biblica.
Non ultimo, il pellegrinaggio straordinario del corpo di san Timoteo a Roma in occasione della prima Domenica della Parola di Dio (26 gennaio 2020) voluta da Papa Francesco che ha sostato e venerato il suo corpo nelle Basiliche di San Paolo fuori le mura e di San Pietro a Roma. San Timoteo è dunque fede, cultura, storia, tradizione, ecumenismo.
Per tali ragioni lo scorso 11 maggio 2024, in occasione della solennità timoteana, il vescovo di Termoli-Larino, S.E. mons. Gianfranco De Luca ha consegnato una reliquia di San Timoteo al Vescovo di Istanbul-Costantinopoli, S.E. Mons. Massimiliano Palinuro giunto nella città adriatica per condividere la celebrazione eucaristica, la processione e la festa.
Nei giorni scorsi la reliquia ricevuta a Termoli è stata collocata, assieme a quella di Sant’Andrea Apostolo, proveniente da Amalfi, sotto l’altare maggiore della Cattedrale cattolica di Istanbul. Il rito, molto suggestivo e sentito, vissuto con un sentimento di apertura ecumenica, ha previsto la consacrazione dell’altare dove, in particolare, sono state poste la reliquia di Sant’Andrea dal delegato del patriarca Bartolomeo, il metropolita Maximus, e la reliquia di San Timoteo, come segno di comunione ecumenica, dal metropolita siro-ortodosso Filüksinos Yusuf Çetin. Un momento profondo, nel corso del quale è stata ricordata la provenienza delle reliquie dall’Apostoleion (chiesa dei Santi Apostoli) di Costantinopoli e si è spiegato che, per le vicende dei tempi, i sacri resti dei Santi sono arrivati ad Amalfi e a Termoli. Così, come segno di comunione e fraternità, le reliquie donate sono simbolicamente tornate a Costantinopoli. Si conferma così un ponte di fede, preghiera, devozione ed ecumenismo, peraltro a ridosso della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani (18-25 gennaio 2025). L’amore di Dio, per intercessione di san Timoteo, sia dunque il dono per il cuore di ognuno di noi perché, traboccante, si riversi su coloro che incontriamo.