Il 17 gennaio scorso – scrive Domenico Di Nunzio – in una struttura sanitaria di Isernia dove era assistito per la sua grave malattia, Angelo Pollace, detto Gerson, ha lasciato questo mondo per avvicinarsi all’eternità. Quando è arrivata la notizia, con essa un senso di smarrimento in tutti noi, è scesa un’onda emotiva che non accenna a fermarsi. Ancora oggi ti rivedo con la stessa gioia, la stessa passione, lo stesso impegno e la stessa tecnica raffinata giocare una una partita con l’illusione che tutto sia ancora vero. La malattia però non fa sconti a nessuno. Ma la morte non è mai la fine come cantava Bob Dylan. Sei stato un compagno di squadra per diversi anni ed hai onorato alla grande, assieme agli amici Gabriele, Antonio, Lorenzo e Peppino Sex, i colori bianco verdi del Roccavivara. Ero e sono ancora orgoglioso di tutti voi e della vostra amicizia. Ma non sei stato solo un compagno di gioco, ma soprattutto un amico, una persona genuina, vera, normale. In altre parole uno di noi. Ho apprezzato molto il tuo amore sconfinato per la tua Montefalcone, la tua gente, le sue tradizioni e le sue canzoni che hai cantato e ballato con il gruppo folkloristico dei Toma Toma in tutto il mondo. Hai però sempre conservato il tuo carattere, il tuo essere uomo libero con la pazienza e l’umiltà che ti ha reso simpatico dentro e fuori dal campo. Il tuo ricordo resterà sempre vivo nel mio cuore e negli amici di Roccavivara. Il tuo sorriso, la tua semplicità e la tua onestà resteranno scolpite nella mente di tutti noi. Sant’Agostino diceva: “Signore non ti chiedo perché c’è l’hai tolto ma ti ringraziamo per avercelo dato “. Nel ringraziarti per la tua amicizia, ti abbraccio assieme a tutti i tuoi cari. Buon viaggio Gerson”.