Nel bene, e nel male, il tema dell’Autonomia differenziata continua a tenere banco. A metà novembre una prima pronuncia della Corte Costituzionale ha stabilito la parziale illegittimità di alcune norme riguardanti e Livelli essenziali delle prestazioni, i cosiddetti LEP. Adesso, a gennaio, solo pochi giorni fa, la stessa Consulta ha stabilito la inammissibilità del referendum abrogativo per la sostanziale indeterminazione e vaghezza del quesito posto dalle regioni Emilia Romagna, Campania, Puglia, Toscana e Sardegna, a cui si sono aggiunte migliaia di firme raccolte tra i cittadini Italiani. Una doppia pronuncia con reazioni pastorizzate, passate dal bollore al gelo. Nel Primo caso hanno esultato i promotori, quelli del centrosinistra, e incassato quelli del centrodestra. Nel secondo, dichiarato inammissibile il referendum è tornata l’ebrezza del centrodestra e la depressione dall’altro lato. Arriva in questo contesto a Campobasso la Commissione parlamentare bicamerale per le Questioni regionali che si riunirà lunedì prossimo in Prefettura per una indagine conoscitiva sui Livelli essenziali di Prestazione. E’ proprio questa la questione dirimente chiamata a bilanciare eventuali sperequazioni tra regioni forti e deboli e ad evitare quella che è stata definita la secessione dei ricchi. Le medesime prestazioni, garantite in tutta la penisola, dovrebbero garantire l’unità sostanziale della Repubblica. Questo in teoria. Per calarsi nella pratica, e vedere come stanno le cose, la Commissione bilaterale sta facendo il giro d’Italia. Quello in Prefettura a Campobasso sarà il diciassettesimo appuntamento che servirà – ha detto il presidente della Commissione, il forzista Francesco Silvestro, a far emergere le problematiche legate ai livelli essenziali di prestazione. Verranno ascoltati dalla commissione, il Presidente della Regione, Francesco Roberti, quello della Provincia di Campobasso, Giuseppe Puchetti, la sindaca del Capoluogo, Maria Luisa Forte e il presidente della camera di commercio, Paolo Spina. Saranno inoltre presenti i rappresentanti delle associazioni datoriali e sindacali.
