Si terrà domani, domenica 2 febbraio 2025 alle 11, presso la sala conferenze del Santuario di Santa Maria di Canneto a Roccavivara una conferenza stampa riguardante lo stato di salute del fiume Trigno: “l’acqua scarseggia e la lontra non galleggia”. L’evento è organizzato da Legambiente Molise APS in occasione della Giornata Mondiale delle Zone Umide.
Alla conferenza stampa interverranno Giuseppe di Marco di Legambiente Abruzzo, Angelo Sanzò e Giorgio Arcolesse, rispettivamente Presidente del Comitato scientifico e Direttore di Legambiente Molise, Francesco Manfredi Selvaggi, giornalista e autori di libri sull’ambiente e il paesaggio molisani. Sono stati invitati a partecipare anche gli amministratori dei comuni di Trivento, Salcito, Roccavivara e Montefalcone nel Sannio.
Il 2 febbraio 1971 a Ramsar fu firmata un importante trattato internazionale, per proteggere, ripristinare e garantire l’uso sostenibile delle zone umide del nostro Pianeta. L’elenco delle zone umide di importanza internazionale include 2.500 località per 257 milioni di ettari in 172 Paesi (57 località sono in Italia).
Le zone umide assorbono e conservano naturalmente il carbonio, difendono le coste dalle condizioni meteorologiche estreme, riducono le mareggiate e attenuano la siccità.
Le zone umide interne come fiumi, laghi e paludi funzionano come spugne, in grado di assorbire e conservare le precipitazioni in eccesso. Durante le stagioni secche nei climi aridi, le zone umide rilasciano l’acqua immagazzinata, ritardando l’inizio della siccità e riducendo al minimo la carenza d’acqua. Esse sono la soluzione naturale ai problemi del riscaldamento globale: la frequenza dei fenomeni estremi in tutto il mondo è più che raddoppiata in soli 35 anni, e Il 90% di questi disastri sono legati all’acqua. È previsto un peggioramento della situazione nei prossimi anni. Le zone umide giocano un ruolo importante nella stabilizzazione delle emissioni di gas serra e per mitigare gli impatti dei cambiamenti climatici.
“Vogliamo porre l’attenzione sullo stato di salute del fiume Trigno, uno dei corsi d’acqua più importanti del centro Italia – afferma il direttore di Legambiente Molise Giorgio Arcolesse – Il titolo della conferenza stampa è chiaramente provocatorio perché riteniamo che un sito altamente importante per la tutela della biodiversità come il Trigno non può subire interventi antropici, come i prelievi a cui è sottoposto, che mettono a serio rischio la presenza di specie quali ad esempio la lontra. Per questo ci attiveremo a partire da domani – conclude Arcolesse – affinché le popolazioni che abitano il fiume comprendano l’importante di tutelare questa risorsa.”