Botta e risposta. Clima rovente sul progetto del depuratore di Termoli. Il consigliere regionale Roberto Gravina ci ha andato giù duro: presentata tramite l’onorevole Ilaria Fontana un’interrogazione parlamentare su costi e tariffe del progetto. Arriva marcata la replica dei capigruppo di centrodestra in Consiglio Comunale a Termoli “Da non crederci: Gravina – scrivono – vuole salvare la città e ipotizza trame nefaste circa il progetto di finanza di Acea Molise, che prevede lo spostamento del depuratore e altri importanti interventi, tesi a porre Termoli in una nuova posizione strategica, migliorando i servizi, ottimizzando il sistema idrico e fognario, al fine di un maggior benessere della comunità e all’incremento dell’attrattività turistica”.
L’affondo sull’ex sindaco del capoluogo molisano è palese: “Gravina dimentica – scrivono ancora – che mettendo in dubbio la legittimità e la bontà dell’intervento, farebbe precipitare la nostra Termoli nella stessa drammatica situazione in cui ha portato Campobasso nei suoi quattro anni di amministrazione e di cinque di governo 5 Stelle. I suoi cittadini sono rimasti senza acqua, a causa della mancanza di lungimiranza dovuta all’assenza di investimenti per l’adeguamento delle reti idriche”.
Il gruppo di centrodestra termolese respinge questa sorta di consiglio su reti idriche e tariffe. “I fondi Cis, per esempio, Gravina – scrivono ancora – ha pensato di destinarli alla funicolare di collegamento tra il centro storico e il castello Monforte, un’opera non sostenibile per i costi di manutenzione, destinata a diventare una cattedrale nel deserto”
Il consigliere Gravina deve sapere – concludono i capigruppo del centrodestra termolese – tutta la documentazione relativa al progetto di finanza è stata puntualmente depositata ed approvata da tutti gli organismi competenti”.