Una situazione straordinaria deve durare il tempo necessario a rimettere le cose a posto, ma non può protrarsi per un’epoca.
L’assessore Iorio ha concluso il dibattito sulla sanità in consiglio regionale ricostruendo i 15 anni di commissariamento del Molise e ribadendo la necessità di fare quadrato attorno ad un tema che interessa tutti i cittadini al di là del colore politico.
Sul tavolo la mozione firmata dal consigliere Massimo Romano, di Costruire Democrazia, che nel nocciolo chiedeva di adottare un atto col quale disconoscere il debito accumulato dalla Regione nella sanità per addebitarlo direttamente allo Stato. Una serie di motivazioni tecniche e politiche che nella premessa è stata condivisa in maniera bipartisan, ma che nella sostanza ha poi trovato il centrodestra schierato contro.
Il sottosegretario Niro ha ricostruito in modo puntuale le tappe della vicenda del commissariamento, presentando a sua volta una mozione.
Il governo nazionale, ha fatto notare la capogruppo del Pd Micaela Fanelli, non ha alcun riguardo per il Molise e i suoi problemi. Sarà necessario chiudere i reparti degli ospedali per avere i soldi, ha detto l’esponente Dem.
Per Roberto Di Pardo al contrario, la maggioranza ha presentato una propria proposta, per chiedere di fare quadrato attorno ad un tema così importante con e il rientro da debito nella sanità e l’uscita da commissariamento.
A cercare di tenere unite le fila, l’assessore Iorio ha spiegato che per la prima volta il governo ha messo al centro il problema del Molise, del quale, ha sottolineato lui stesso ha vissuto in prima persona proprio come commissario alla sanità.
Il presidente Pallante ha tentato di arrivare ad una mediazione, proponendo la sospensione dei lavori e di unificare i testi delle due mozioni, che però sono state votate singolarmente. La maggioranza ha approvato la propria, con le astensioni dei consiglieri di opposizione che hanno a loro volta evidenziato il fatto di aver quantomeno sollevato il problema e che il centrodestra ha riconosciuto che ad oggi l’anomalia resta. La mozione del consigliere Romano è stata invece respinta.