Un risultato ottenuto dopo mesi di richieste, anche se il contenuto del documento presenta un omissis sul computo metrico. Il quadro generale economico del progetto Pizzone 2 è stato reso noto da Enel.
La richiesta era partita lo scorso autunno dal coordinamento che si batte contro l’ampliamento della centrale idroelettrica. Ad accoglierla, l’autorità nazionale anticorruzione, che ha imposto alla società elettrica la pubblicazione del quadro generale economico del progetto.
Sotto la lente d’ingrandimento finiscono i costi di consulenze, supporto tecnico e progettazioni varie: sproporzionati, secondo le anime del coordinamento. A fronte di una spesa complessiva di 627 milioni di euro, oltre settanta sono imputabili solo alle spese di analisi, che peraltro sono già stati erogati. Il costo per intenderci dell’Auditorium di Isernia. E al momento ancora non si sa se il progetto andrà in porto.
Nulla da eccepire sull’utilità di ulteriori verifiche. Quello che però sembra una anomalia agli attivisti del coordinamento è la parte oscurata relativa al computo metrico. Secondo quanto riferiscono alcuni rappresentanti di No Pizzone 2, il ministero dell’Ambiente avrebbe consentito che venisse oscurato interamente il documento che permette di definire il costo complessivo di costruzione dell’opera edilizia. Un omissis che potrebbe divenire nuovo oggetto di contenzioso.
