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sabato, Febbraio 22, 2025

Rischio cardiovascolare, illustrati i dati in Molise dello studio “Progetto Cuore”

AttualitàRischio cardiovascolare, illustrati i dati in Molise dello studio "Progetto Cuore"

L’ITALIAN HEALTH EXAMINATION SURVEY – PROGETTO CUORE, promossa dal Ministero della Salute e coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità nell’ambito del Programma nazionale “Guadagnare salute: rendere facili le scelte salutari” (Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 4 maggio 2007), è finalizzata alla prevenzione delle malattie non trasmissibili e alla promozione di stili di vita salutari ed ha il supporto tecnico e finanziario del Ministero della Salute – Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie.

La partecipazione all’indagine, approvata dal Direttore Generale dell’ASReM e dal Rettore dell’Ateneo molisano, è stata condotta dal personale universitario della Cattedra di Igiene dell’Unimol e dai medici in formazione specialistica della Scuola di Specializzazione in “Igiene e Medicina Preventiva”, diretta dal Prof. Giancarlo Ripabelli, in collaborazione con la U.O.C. di Terapia intensiva Cardiologica e Cardiologia Clinica, diretta dalla Dott.ssa Angela Rita Colavita, e la U.O.C. Laboratorio Analisi, diretta dal Prof. Silvio Garofalo, del Presidio Ospedaliero “A. Cardarelli” di Campobasso.

Sono stati analizzati importanti fattori di rischio caratterizzanti il campione di popolazione arruolato nello studio, relativi alle abitudini e stili di vita, al tabagismo, al consumo di alcolici, all’attività fisica. Sono state indagate condizioni di rischio predisponenti come l’età, il sesso, l’ipertensione arteriosa, l’obesità e il sovrappeso, l’ipercolesterolemia, la presenza di diabete, la presenza o meno di trattamento antipertensivo, ed altre di specifico interesse. Tutti i partecipanti sono stati, inoltre, sottoposti ad un esame elettrocardiografico, alle analisi delle urine delle 24 ore ed alla conta giornaliera dei passi. Nelle persone over 65 è stato valutato il grado di autonomia funzionale nelle attività quotidiane e nelle funzioni neuro-cognitive.

Per ciascun soggetto arruolato, incrociando il valore di otto fattori predisponenti, è stato calcolato il rischio cardiovascolare globale assoluto, importante indicatore che permette di stimare la probabilità di andare incontro ad un primo evento cardiovascolare maggiore (infarto del miocardio o ictus) nei 10 anni successivi.

Nell’aula “Ippocrate” dell’Università degli Studi del Molise, Dipartimento di Medicina e Scienze della Salute “V. Tiberio” in contrada Tappino, c’è stata la presentazione dei principali risultati dell’indagine e si discuterà delle strategie utili a governare il bisogno di prevenzione della popolazione molisana relativo alla patologia cronico-degenerativa.

Dall’elaborazione dei dati ottenuti alle rilevazioni dirette dei fattori di rischio presi in esame, la prevalenza stratificata per genere dei soggetti ipertesi nella popolazione generale molisana è risultata essere del 48% negli uomini e del 26% nelle donne.
In riferimento ai valori antropometrici, relativi al calcolo dell’indice di massa corporea, il campione ha evidenziato una prevalenza di sovrappeso del 47% (52% degli uomini e del 43% donne) e del 23% (24% degli uomini e del 22% delle donne) di obesità. I valori riscontrati destano particolare preoccupazione in quanto superiori alla media nazionale (valore obesità 23% vs 10,4 nazionale).

In merito all’ipercolesterolemia, il 55% degli uomini ed il 65% delle donne hanno presentato valori di colesterolo uguale o superiore a 190 mg/dl, valore considerato già fattore di rischio dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Sulla base delle condizioni di rischio identificate per ciascun soggetto arruolato, è stato calcolato il punteggio individuale del rischio cardiovascolare assoluto, indicatore che esprime la probabilità di andare incontro ad un evento cardiovascolare maggiore (ictus o infarto acuto del miocardio) nei successivi dieci anni. Il campione ha evidenziato un rischio elevato (20-30%) dell’1,2% negli uomini e nullo nelle donne; un rischio molto elevato nello 0,9% degli uomini e nullo nelle donne. Allo stato attuale, tra le regioni che hanno partecipato al progetto, il Molise risulta essere l’unica regione ad aver riscontrato un rischio cardiovascolare superiore al 30%.

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