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giovedì, Febbraio 27, 2025

Ospedale San Timoteo di Termoli: intervento d’avanguardia su un paziente di 60 anni

EvidenzaOspedale San Timoteo di Termoli: intervento d'avanguardia su un paziente di 60 anni


Passi da gigante per la Cardiologia-Emodinamica dell’ospedale San Timoteo di Termoli, dove è stato eseguito con successo un intervento d’avanguardia: valvuloplastica aortica con assistenza ventricolare e angioplastica coronarica. Una procedura complessa e innovativa, effettuata su un paziente di 60 anni con una situazione clinica delicata, che si è conclusa nel migliore dei modi.

La valvuloplastica aortica con assistenza ventricolare e angioplastica coronarica è una tecnica avanzata che permette di trattare contemporaneamente il restringimento della valvola aortica e le ostruzioni delle arterie coronarie. La valvola aortica è fondamentale per regolare il flusso di sangue dal cuore all’aorta, ma quando si restringe – come avviene nella stenosi aortica – il cuore deve sforzarsi maggiormente per pompare il sangue, mettendo a rischio la circolazione. Per risolvere questo problema, i medici eseguono la valvuloplastica, inserendo un palloncino nella valvola per dilatarla e migliorare il passaggio del sangue. Durante l’intervento, per evitare che il cuore si affatichi troppo, viene utilizzato l’Impella, un piccolo dispositivo che aiuta a pompare il sangue, riducendo lo sforzo cardiaco e aumentando la sicurezza della procedura. Se il paziente presenta anche ostruzioni nelle arterie coronarie, si esegue un’angioplastica coronarica, che consiste nel dilatare i vasi sanguigni ostruiti con un palloncino e, se necessario, inserire uno stent, un piccolo tubicino metallico che mantiene l’arteria aperta, garantendo una corretta circolazione. Questa combinazione di tecniche permette di intervenire in modo efficace su pazienti con problemi cardiaci complessi, migliorando il flusso sanguigno e riducendo i rischi.

A dirigere l’operazione è stato il dottor Matteo Fini, esperto emodinamista con anni di esperienza e migliaia di procedure all’attivo. Al suo fianco, il team composto dai dottori Riccardo D’Uva, Aurelio De Filippis, Nicola Colonna e Paola Nardelli, con il supporto degli infermieri Fabiana Puia, Irene Quici, Antonella Melizza, Claudio Bovenzi e Dario Bibbò. Presenti anche il tecnico di radiologia Antonella Tenace, gli anestesisti e rianimatori coordinati dal dottor De Gregorio, e i chirurghi sotto la supervisione del dottor Bettini, pronti a intervenire in caso di necessità. L’operazione si è svolta in sedazione locale, nella sala di Emodinamica, senza dover ricorrere alla sala operatoria. Il paziente, ricoverato in urgenza per problemi ischemici, ha superato la procedura senza complicazioni e ora è in condizioni stabili.

Un nuovo capitolo per il San Timoteo. Questo traguardo segna un’importante evoluzione per il San Timoteo, che solo pochi anni fa rischiava di perdere i reparti di Cardiologia ed Emodinamica. Sebbene le criticità rimangano, l’ospedale sta dimostrando di poter offrire cure all’avanguardia, inaugurando una nuova fase di crescita e innovazione.

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