La notizia era nell’aria. Stefano Sabatini ha lasciato la presidenza di Molise Acque, l’azienda speciale regionale. Le dimissioni sono state formalizzate stamane “per motivi strettamente familiari e personali” ci ha tenuto a precisarlo. “Non ci sono contrasti con i vertici della Regione e ribadisco stima e fiducia al Presidente Roberti” ha rimarcato Sabatini.
Di certo la crisi idrica, i problemi che ci sono stati nei mesi scorsi a Campobasso, in particolare, ma non solo, lasciano pensare che anche altro possa aver comunque determinato una decisione che da qualche mese veniva ventilata, senza ufficialità e solo come voce.
Come noto le frizioni con la Grim, gestore del servizio per i comuni, non erano nascoste, soprattutto per quel debito così alto, pregresso, di 12 milioni di euro nei confronti di Molise Acque, fornitore della risorsa, che sembrava essersi risolto con un accordo sottoscritto dalle parti: 3 milioni di euro, cifra della prima tranche, da pagare entro un certo tempo che, a quanto pare, ancora non sarebbe stata saldata, questo trapela.
Come più volte sottolineato anche da Sabatini, la situazione per Molise Acque non era semplice ed era difficile lavorare con una coperta talmente corta a causa dei mancati introiti e l’impossibilità di pagare la fornitura energetica, con i problemi, a catena, anche per i fornitori. Una spada di Damocle, poi, il regime di normalizzazione come conseguenza perchè, visto il quadro, come già evidenziato in passato, non mancherebbero i problemi per i comuni nell’avere l’acqua.
Al Momento solo Sabatini si è dimesso e il suo successore sarà deciso dal presidente della Giunta regionale.
Molise Acque, si è dimesso il presidente Stefano Sabatini
