Una autista di autobus sanzionata dalla sua azienda per essersi fermata per andare in bagno. E’ quanto denunciano i sindacati di categoria riferendo un episodio accaduto in Molise. “Alla Sati – affermano Emilio Santangelo (Faisa Cisal) e Aurelio DI Eugenio (Filt Cgil) – non solo guidare gli autobus è un mestiere difficile, ma anche espletare i bisogni fisiologici può diventare una questione disciplinare. Lo ha scoperto a proprie spese una lavoratrice, colpevole di essersi fermata per un’emergenza al bar.Dopo aver osato utilizzare un bagno degno di questo nome – proseguono -, è stata immediatamente richiamata dal presidente e responsabile del personale, che l’ha successivamente sanzionata con una multa per essersi fermata a scambiare due parole con alcuni avventori del bar. Un reato gravissimo, evidentemente, soprattutto se commesso da una lavoratrice già nota per un’altra colpa imperdonabile: essersi rifiutata di effettuare fermate non a norma del Codice della Strada lungo la Bifernina. Un atteggiamento inammissibile per l’azienda, che anziché premiare chi rispetta la legge, preferisce punire con sospensioni e provvedimenti disciplinari coloro che si ostinano a non mettere a rischio la sicurezza propria e dei passeggeri”. I sindacati di categoria infine evidenziano un ultimo aspetto di questa vicenda: “A rendere tutto ancora più paradossale, è il fatto che l’autista in questione fosse fuori servizio, in trasferimento verso il deposito aziendale e senza passeggeri a bordo. Non si tratta, dunque, di un’interruzione del servizio pubblico, ma semplicemente di un bisogno impellente che non poteva essere ignorato”.