Ancora pochi minuti e in piazza Vittorio Veneto sarebbero arrivati i bambini della scuola di Milano, portati in gita al Museo Egizio, per salire sul pullman della Di Carlo Tours di Guglionesi.
Quel pullman, però, non lo hanno trovato perchè forse a causa di un malore di Nicola Di Carlo che era alla guida, il mezzo ha sfondato il parapetto ed è finito nel Po.
Una scena drammatica, ripresa da un passante, ha filmato gli ultimi istanti dell’incidente. Il clacson, le urla e il pullman fuori controllo che precipita nel fiume.
Siamo subito corsi per soccorrere quell’uomo, ha raccontato uno dei testimoni, un ristoratore. Dal fiume, nel frattempo, un motoscafo ha raggiunto l’autobus e con l’aiuto di un martello hanno estratto, ancora vivo, il titolare della ditta di trasporto per turisti. Ma pochi istanti dopo il cuore di Di Carlo ha cessato di battere e i tentativi di rianimarlo, durati almeno mezz’ora, si sono rivelati inutili.
Il corpo esanime dell’uomo di 63 anni, una vita trascorsa sui pullman a fare l’autista, è stato coperto da un telo in attesa dell’arrivo del magistrato.
Nel frattempo i vigili del fuoco di Torino hanno lavorato fino a tarda notte per riportare il pullman in superficie.
Il filmato che documenta gli ultimi istanti della tragedia è stato già acquisito per cercare di ricostruire la dinamica dei fatti e soprattutto se Di Carlo abbia sbagliato la manovra oppure sia stato colto da un malore. Indietreggiando il pullman ha anche colpito tre persone: una donna il nipote e un cugino, che però non hanno riportato danni seri. Sul Ponte Po Cadorna nessun segno di frenata.
Sarà comunque effettuata l’autopsia prima di consentire il rientro della salma a Guglionesi. Un paese colpito dalla tragedia, ma un dramma che avrebbe potuto avere proporzioni disastrose se su quel pullman fossero già saliti gli alunni della scuola elementare milanese.
«Le conseguenze avrebbero potuto essere ancora più gravi, ha dichiarato il sindaco di Tornino Stefano Lo Russo in questo momento ha aggiunto Lo Russo – il pensiero e la vicinanza della Città vanno ai familiari della vittima.