È culminata con un clamoroso dietro front del sindaco Piero Castrataro l’animata riunione del consiglio comunale di Isernia. Il primo cittadino alla fine ha escluso l’area boschiva di Castelromano dalla proposta di estendere i confini del nascente parco del Matese anche alla periferia della città. Una decisione arrivata dopo il duro confronto con allevatori e agricoltori della borgata, che hanno gridato senza mezzi termini la loro contrarietà. Del progetto farà ora parte solo la zona denominata “La Pienta” di contrada Vallesoda.
Una retromarcia che non ha per nulla convinto le file della minoranza.
Respinta a maggioranza la proposta del consigliere Giovancarmine Mancini di anticipare il dibattito sul Parco, l’estenuante attesa fino a tarda serata non ha scoraggiato la nutrita rappresentanza di Castelromano che a margine della seduta non si è detta ancora soddisfatta del risultato raggiunto. “Isernia deve puntare sulle proprie ricchezze senza sacrificare la propria identità sull’altare del Matese” – hanno detto gli agricoltori, lasciando intendere che la battaglia è tutt’altro che conclusa.
