Puglia e Molise devono aprire un confronto per decidere come risolvere il problema della carenza idrica. In particolare di quella della provincia di Foggia, che ha causato danni all’agricoltura già stimati per un miliardo e mezzo di euro.
La proposta di un tavolo tecnico arriva dal consigliere regionale pugliese, Antonio Tutolo, che ha ipotizzato una commissione congiunta tra Molise e Puglia.
Tutolo ha chiesto di organizzare un incontro tra i due governatori, Emiliano e Roberti, allargato ai presidenti delle rispettive commissioni, il pugliese Mazzarano e il molisano Di Baggio.
L’obiettivo è quello già dichiarato nelle scorse settimane e caldeggiato anche dal vescovo di Foggia, Giorgio Ferretti: capire la questione della condotta del Lago di Guardialfera, sintetizzata dal prelato come progetto del Tubone’.
Anche per Tutolo l’opera potrebbe portare benefici ad entrambe le regioni.
Occorre superare le divisioni, ha detto il capogruppo Per La Puglia, e di non vedersi come contendenti per l’acqua.
Secondo Tutolo, l’operazione permetterebbe non solo di soddisfare parte del fabbisogno idrico pugliese, in particolare della Capitanata, utilizzando acqua che altrimenti verrebbe riversata in mare (citando 70 milioni di metri cubi), ma anche di migliorare le infrastrutture e garantire un approvvigionamento più sicuro per il basso Molise.
L’idea è di presentarsi a palazzo Chigi come regioni alleate, per ottenere i fondi per realizzare l’infrastruttura.
Una condotta di una dozzina di chilometri, il tubone appunto, i cui lavori richiederebbero alcuni anni.
Un tempo che lascia sospettare necessità diverse da quella impellente dell’acqua.
Quella potabile, intanto, dicono dal consorzio di Bonifica della Capitanata, è già garantita per l’estate in tutta la provincia di Foggia
grazie alle piogge di marzo e febbraio che hanno riempito il lago di Occhito