
ANSA/CIRO FUSCO
Sono state indimenticabili le parole che Papa Francesco pronunciò da Piazza San Pietro all’indomani della sua storica visita in Molise, il 5 luglio del 2014 a Campobasso, Castelpetroso e Isernia. Ringrazò i molisani per l’accoglienza, il calore e li benedisse. Una visita fortemente voluta, tra le prime del suo pontificato. Parole che resteranno nei nostri cuori. Come i suoi discorsi in quel caldo giorno, su lavoro, famiglia, ambiente, speranza, rivolgendosi ai giovani, ai i malati, ai detenuti, sulla famiglia. Oggi ancora di più. Oggi che Francesco, alle 7.35, si è spento all’età di 88 anni. Un Papa coraggioso, semplice, immediato e colloquiale nei gesti e lucido nelle analisi, per questo amato, amatissimo. Il Papa venuto dalla fine del mondo, come disse lui, quando si presentò per la prima volta alla cristianità da Pontefice, conquistando tutti. Argentino con sangue piemontese, dal sorriso aperto, fino alla fine ha chiesto a tutti di pregare per lui. Le sue condizioni di salute erano critiche da da settimane. Il lungo ricovero. Ieri la sua ultima benedizione Urbi et Orbi.
In questi anni di pontificato, ha ricordato più volte il Molise, salutando le delegazioni in Vaticano, la domenica, accogliendole il mercoledì nelle udienze. Lo scorso 24 Dicembre i rintocchi della campana fusa per l’occasione dalla Pontificia Fonderia Marinelli di Agnone, hanno accompagnato l’apertura della Porta Santa nella Basilica di San Pietro e l’inizio del Giubileo 2025.
Sui social innumerovoli i messaggi di cordoglio da ogni parte del mondo, così come quelli istituzionali, religiosi. Un papa che ha preso posizione su temi anche fino ad allora poco trattati, lo ha fatto senza paura, con frasi anche spiazzanti. “Ci ha insegnato a vivere i valori del Vangelo con fedeltà, coraggio e amore universale” ha detto Il cardinale Kevin Farrell, annunciando stamane la morte di Francesco
“E’ un giorno triste. La notizia che il Padre ha chiamato a sé il Santo Padre – ha dichiarato l’arcivescovo di Campobasso Bojano Biagio colaianni, raggiunto telefonicamente – addolora la Chiesa e chi ha sperimentato la grandezza umana e spirituale di Papa Francesco. Rimane esempio di riferimento per tutti, perchè ha avuto attenzione alla persona in tutti i suoi aspetti, raggiungendo davvero tutti e in particolare i poveri, gli emarginati, dando loro conforto non solo con le parole. Nella Chiesa – ha continuato Colaianni – è stato e resta esempio mirabile di carità, fraternità e fedeltà a Dio. Resterà nei nostri cuori e sarà maestro di vita e di vita cristiana con l’esempio, guida sicura per tutta la Chiesa. Ha sempre desiderato, creduto e pregato per la Pace e la fine delle tante guerre. E’ stato costante nella speranza” ha concluso.