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giovedì, Aprile 24, 2025

Anziana truffata a Campobasso, le rubano 8000 euro e tutti i gioielli

AperturaAnziana truffata a Campobasso, le rubano 8000 euro e tutti i gioielli

truffa iserniaLe hanno rubato 8mila euro in contanti e quasi tutto l’oro che aveva in casa. Ancora una truffa a una donna anziana, di 83 anni. E’ accaduto in pieno giorno, a Campobasso, in un’abitazione in Via De Gasperi. La tecnica è ormai nota. I malviventi fanno leva sui sentimenti, i legami familiari, senza pietà. Nel caso specifico sapevano cosa fare, conoscevano i movimenti nella casa presa di mira. Hanno aspettato che una delle figlie della donna, tornata a Campobasso, dalla madre, in questi giorni di festa, uscisse per suoi impegni e hanno agito. Alle 11:30 la chiamata sul fisso. “Nonna, sono Danilo” la voce all’altro capo del telefono. L’anziana ha però notato qualcosa di diverso in quel timbro. Il ragazzo studia a Ravenna. “Ho le placche, il mal di gola” la risposta. Poi l’affondo. “Chiamo per conto di mamma che è alle poste, lì. Ha ricevuto un’ingiunzione giudiziaria e deve pagare una cifra importante. Lei non può contattarti, non può prelevare, serve che tu le dia dei soldi ora”. L’agitazione dell’anziana. I dubbi sulla chiamata al fisso. La giustificazione del ragazzo: “Ho perso i numeri, ridammi quello del tuo cellulare”. La truffa è servita. La donna si è fatta convincere a ricevere in casa un persona, per prendere i soldi. L’arrivo di un giovane distinto, di bell’aspetto e buon eloquio, sbarbato, sui 30 anni con un giaccone blu con i tasconi. Si è presentato anche con nome e cognome credibili. Si è fatto dare subito 5000 euro. Intanto l’anziana è stata contattata ancora sul fisso e sul cellulare, da sedicenti operatori delle poste e finto nipote, tenuta impegnata per fantomatiche pratiche da sbrigare. Il giovane è tornato per prendere altri soldi che l’83enne aveva in casa. Altri 3000 euro che ha messo in una finta cassetta di sicurezza. Intanto col cellulare registrava e filmava, convinta anche a consegnare i preziosi che aveva, persino la fede e gli orecchini che indossava. Un raggiro durato oltre due ore. Quando il truffatore è andato via, l’amara scoperta, dopo la telefonata alla figlia. Lo sconforto della donna, sconvolta per l’accaduto. La denuncia alla polizia che indaga. I rilievi in casa, sul cellulare per vagliare le telefonate. La possibilità che ci sia qualche telecamera che abbia ripreso.

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