Fissata per il prossimo 2 settembre, Lunedì, la seduta del consiglio d’amministrazione della Camera di commercio di Isernia.
Una seduta al calor bianco da cui dovrà venir fuori il nome del successore di Luigi Brasiello.
Due le ipotesi sul tappeto: l’accordo tra le categorie, oppure la nomina di un commissario che, inevitabilmente, porterebbe Isernia all’accorpamento con Campobasso, un vecchio progetto di Paolo Frattura mai tramontato. L’allora presidente di Unioncamere Molise vedeva nell’unificazione delle due Camere un rafforzamento e un salto nel livello qualitativo offerto alle imprese iscritte, ma dopo quella presa di posizione che sollevò anche qualche polemica a Isernia, di unificazione, non se n’è parlato più.
Oggi però, se non ci sarà l’accordo, il progetto di Frattura rischia di tornare attuale perchè la mancanza di un’intesa e il conseguente commissariamento dell’autonomia dell’ente faranno senz’altro da preludio al suo funerale. Per questo e per tante altre ragioni, sarebbe quindi opportuno che i membri del consiglio della Camera di commercio trovino l’accordo per un’elezione al primo turno.
Ma vediamoli questi candidati. Prima di tutto c’è il presidente vicario reggente, Giovanni Monaco, espressione della Coldiretti che, chiaramente, vorrebbe restare al timone, ma contro di lui c’è la presidenza del suo collega di Campobasso, Amodio De Angelis, anche lui appartiene alla Coldiretti ed è difficile pensare che entrambe le Camere finiscano alla stessa associazione di categoria.
A dire il vero per Isernia c’è l’Associazione Industriali, che ha già detto di puntare ad un suo uomo. Nel caso si dovrebbe trattare di Paolo Vacca o Pasqualino Piersimoni, ma non bisogna sottovalutare anche le altre associazioni, come la Confesercenti, con Graziano D’Agostino, o la Confcommercio, con Angelo Angiolilli.
Insomma ci sono almeno cinque candidati che puntano alla poltrona più alta, per questo non sono neanche escluse le sorprese con l’arrivo di un possibile outsider che metta tutti d’accordo.