Un faldone di documenti, delibere e atti notarili. E’ racchiusa tutta qui la storia dell’accordo di programma con la Blu Costruzioni, che da quasi un mese ha iniziato i lavori per realizzare un complesso residenziale e commerciale in zona Crocifisso a Termoli. Una storia fatta “di passaggi ambigui di terreni, di cessioni senza diritto e di responsabilità” che secondo Antonio Di Brino sono di chi lo ha preceduto. Il sindaco di Termoli ha ripercorso tutte le fasi dell’accordo messo in piedi quando era sindaco nel 2005 Remo Di Giandomenico e poi ratificato dal commissario prefettizio Soggiu nel 2006. Fasi in cui viene coinvolta anche la Tua, la società di trasformazione urbana che Di Brino ha ereditato con 800mila euro di debiti e che ha deciso di mettere in liquidazione. Il sindaco ha ricordato i passaggi giudiziari, compreso il fatto che l’accordo non è mai arrivato in consiglio comunale, così come prevede la legge. Lo stava facendo Vincenzo Greco che a gennaio del 2007 aveva deciso di portare in assise la decadenza dell’accordo di programma con la restituzione di terreni del valore di oltre 2 milioni di euro alla Blu Costruzioni. “Questo avrebbe chiuso qualsiasi contenzioso e invece il 9 marzo del 2007 l’ordine del giorno viene ritirato e non se ne conosce il motivo” ha spiegato Di Brino che lo scorso gennaio si è visto arrivare una richiesta di risarcimento danni dalla Blu Costruzioni per 13 milioni di euro. “Non abbiamo voluto continuare con le vie legali, avrei dovuto rischiare sulle spalle dei cittadini e non me la sono sentita” ha affermato. “Non volevo altri danni ancora maggiori di quelli causati prima di me” ha concluso Di Brino che ha illustrato gli ultimi passaggi dell’accordo di programma, compresa l’approvazione, lo scorso giugno, in consiglio comunale che ha spinto la Blu Costruzioni poi a ritirare tutti i conteziosi giudiziari pendenti con il Comune. Dal canto suo la società immobiliare si dice contenta della risoluzione dell’accordo: “Eravamo stanchi di aspettare – ha spiegato Nicola Fedele –, finalmente è uscita fuori la verità. E’ andata proprio come ha raccontato il sindaco” ha concluso.