Il Consigliere regionale del Molise Nunzia Lattanzio chiede le immediate dimissioni da Presidente del Consiglio regionale del Dott. Vincenzo Niro, e la sua conseguente decadenza dall’Ufficio di Presidenza, per gravi irregolarità poste in essere dal dott. Niro in violazione di legge e in conflitto di interessi.
“Il 2 aprile 2013, con nota di prot. n. 2158/13, Vincenzo Niro -eletto per effetto di proclamazione sia nella lista regionale che in quella circoscrizionale di Campobasso- ha assunto impropriamente, senza dunque il presupposto di una regolare elezione ma con atto di autodichiarazione, la carica di capogruppo ‘UDEUR POPOLARI’, dichiarando di esercitare con effetto immediato l’opzione a favore del seggio regionale (consentendo quindi alla sottoscritta Nunzia Lattanzio, per intervenuta surroga, l’ingresso in Consiglio regionale).
Il successivo 9 novembre, lo stesso Niro è stato eletto Presidente del Consiglio regionale pur essendo notoriamente nella solare incompatibilità.
Grazie al suo cumulo delle funzioni, Vincenzo Niro ha posto in essere reiterate condotte lesive dell’immagine e del decoro della più alta Assise regionale e dei diritti della sottoscritta:
– Ha assunto, senza averne i poteri e la legittimazione, sedici persone al gruppo consiliare Udeur con una spesa, a oggi, pari a circa 100.000/euro;
– Ha sostenuto le spese di gestione dell’articolazione consiliare utilizzando le risorse destinate, in quota parte, alla sua persona e alla mia;
– Ha convocato in più occasioni, illegittimamente, la Conferenza dei capigruppo apponendo proprie firme sia in corrispondenza dello spazio riservato al Presidente che a quello destinato al capogruppo Udeur (mai eletto);
– Ha vietato alla sottoscritta l’accesso agli atti del gruppo di appartenenza;
– Nonostante tutto questo fosse stato già da me preannunciato, l’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale ha dichiarato inammissibile una mozione a mia firma ed avente a oggetto proprio l’incompatibilità denunciata.
In buona sostanza, con le sue condotte, il Dott. Niro ha limitato i diritti riconosciutimi, come Consigliere regionale, dalla Carta costituzionale, dallo Statuto e dal Regolamento consiliare della Regione Molise, privandomi di autonomia e tentando di minare la mia stessa dignità.
Dopo una serie interminabile di richieste verbali e scritte, sono stata costretta a presentare, il 7 ottobre 2013, un dettagliato esposto-denuncia presso gli Uffici delle competenti Procure della Repubblica e della Corte dei Conti, nonché della Prefettura di Campobasso e oggi a conferire mandato ai miei avvocati di fiducia per tutelare i miei diritti.
Queste e altre le ragioni che m’impongono di chiedere l’interruzione immediata dei lavori del Consiglio regionale del Molise, per la evidente legalità violata le cui prove documentali saranno da me messe a disposizione dei giornalisti nel corso della
Conferenza Stampa.
Che avrà luogo domani, lunedì 28/10/2013, alle ore 16:30 in Campobasso, presso l’Hotel ’San Giorgio’ alla via Insorti D’Ungheria”.