La giornata Ittierre, davanti ai cancelli dell’azienda, a Pettoranello, si è aperta con la clamorosa novità del defenestramento di Alberto Manganiello da parte di Antonio Bianchi.
La notizia l’hanno data gli stessi sindacati, dopo aver parlato telefonicamente con Bianchi. Antonelli, Zambianchi e Di Trocchio avevano chiesto di incontrare Manganiello per capire a che punto fosse arrivata la procedura di presentazione del nuovo Piano industriale. Ma, al cancello dell’azienda, era stato opposto loro un rifiuto, con l’invito a telefonare a Bianchi, al momento fuori sede. L’imprenditore comasco, stando a quanto riferito dai sindacati, avrebbe chiesto un rinvio dell’incontro a domani, martedì. Inoltre, i sindacati non avrebbero potuto interloquire con Manganiello, perchè quest’ultimo – parole di Bianchi – non è l’amministratore delegato dell’Ittierre e, quindi, non ha nessun potere. Le deleghe sono tutte ancora nelle mani di Bianchi e, quindi, è con lui che bisogna parlare. L’incontro dovrebbe esserci domani.
Inutile dire che i sindacati hanno commentato con durezza l’ennesima inversione di rotta in casa Ittierre: “Manganiello – ha detto Zambianchi della Cgil – ci era stato presentato come il nuovo amministratore delegato solo qualche giorno fa. Oggi Bianchi ci dice che non è Manganiello l’amministratore delegato. Vorremmo sapere a che gioco si gioca sulla pelle dei lavoratori”.
Intanto c’è da registrare la presa di posizione di Danilo Leva, parlamentare molisano del Pd, che solleva diversi dubbi sulle dichiarazioni del sottosegretario De Camillis, in relazione alla disponibilità di fondi governativi per l’Ittierre.
Ittierre, Bianchi silura Manganiello
