di Enzo Di Gaetano
Il patron della Ittierre Antonio Bianchi risponde a stretto giro di posta alle voci di illeciti che riguarderebbero l’azienda. In Procura vado io, dice rispondendo provocatoriamente all’assessore Scarabeo.
Continua con novità sempre più incalzanti la triste telenovela dell’Ittierre. Diversi i fatti nuovi. Cominciamo dalla egnalazione fatta alla Procura da Massimiliano Scarabeo, che parla del trasferimento anomalo di duecentomila capi dal magazzino di Pettoranello. Traferimento su cui vengono sollevati sospetti. Perchè mandar via da Pettoranello tanta merce che potrebbe servire da garanzia per i creditori e per il Tfr dei dipendenti chiede l’assessore?
Una domanda a cui risponde a stretto giro di posta Antonio Bianchi, parlando di intollerabili calunnie e preannunciando che in Procura ci andrà lui a denunciare Scarabeo e chi gli ha dato quelle notizie.
Intanto sono stati convocatio per lunedì l’assemblea dei soci e il consiglio d’amministrazione, si parlerà del licenziamento di Manganiello e della sua sostituzione con Giovanni Petrollini, posto che quest’ultimo accetti.
Dal suo canto la Regione, e qui c’è la novità, sempre lunedì potrebbe esercitare la sua opzione per il controllo del 51% dell’azienda.
Intanto cresce l’allarme sociale a Isernia. Quella dell’Ittierre è una bomba che potrebbe esplodere travolgendo la già precaria situazione economica del capoluogo pentro e il sindaco Brasiello ne è fortemente preoccupato.
