Due fratelli di Montecilfone di 40 e 23 anni sono stati arrestati dai carabinieri di Palata su ordine del Gip Aldo Aceto con l’accusa di tentato omicidio aggravato, violenza privata e porto abusivo di arma. Con le stesse accuse è stato denunciato un minorenne, un giovane di soli 17 anni. I tre erano insieme quando prima dell’estate, era il 16 giugno, tesero un’imboscata a un ragazzo di 24 anni di Palata, ferendolo con tre coltellate, di cui quella più grave sotto l’ascella vicino al polmone. Scapparono e vennero rintracciati dopo qualche ora. Per il gruppetto, in un primo momento, solo una denuncia per lesioni gravissime. Ma dopo cinque mesi di indagini per loro è scattato l’arresto. Il giudice ha valutato la premeditazione e il concreto rischio che la giovane vittima potesse morire. Il ragazzo, infatti, subito dopo l’aggressione, svenne. Perdeva molto sangue e probabilmente sarebbe morto se non l’avesse soccorso un passante. Alla base dell’aggressione un tentativo di furto da parte dei tre, che erano stati ripresi, qualche giorno prima, dalle telecamere di videosorveglianza mentre di notte facevano un sopralluogo nell’azienda agricola del giovane di Palata con l’intezione di rubare gasolio e attrezzi agricoli. Il ragazzo, riconoscendoli, li andò a cercare e si raccomandò di non avvicinarsi alla sua proprietà e che li avrebbe denunciati ai carabinieri. Ma passate alcune ore la banda si è rifatta viva in paese, chiedendo anche ad alcuni passanti se avevano visto il giovane proprietario terriero. Lo trovarono poco dopo in zona Fonte Berchicci, vicino al cimitero, dove iniziò una lite che sfociò nell’accoltellamento. Fu utilizzato un coltello a serramico con una lama da 10 centimentri. I tre lo lasciarono agonizzante a terra. Per fortuna la vittima si è salvata e ieri per due componenti della banda è scattato l’arresto. Al momento del fermo addosso al fratello più grande è stato trovato un coltello, anche questo a serramanico. Il più piccolo aveva invece nelle tasche un grammo di hashish. Per le indagini è stata fondamentale la collaborazione dei residenti come ha spiegato il comandante dei carabinieri di Termoli Paolo Nichilo insieme a quello della stazione dI Palata Tartaglia.