Il nuovo piano di riorganizzazione dell’offerta sanitaria inizia a far discutere. Deve essere approvato entro il 31 gennaio, ma prima dovrà superare sindacati e conferenza dei sindaci. E il percorso, a quanto pare, è tutto in salita. In Basso Molise il Vietri di Larino subirà un forte ridimensiomaneto e sarà riconvertito in poliambulatorio, senza dunque posti letto per i ricoveri ordinari. Utenza che verrà assorbita dal San Timoteo di Termoli, territorio dove in estate la popolazione raddoppia, e che è facile intuire andrà in sofferenza considerato che il numero dei posti letto resta invariato, e cioé 258. Come già previsto dal piano del commissario Basso, il reparto di Emodinamica al San Timoteo è destinato a scomparire. Non sono servite dunque le proteste dell’associazione che riunisce i cardiopatici e che durante le feste di Natale del 2012 avevano intrapreso uno sciopero della fame e raccolto oltre sei mila firme, contro la chiusura, che erano state consegnate al presidente della Repubblica Napolitano. I cittadini che avranno la sfortuna di essere colti da infarto verranno stabilizzati al pronto soccorso di Termoli, ma poi dovranno essere trasfertiti alla Fondazione Govanni Paolo II di Campobasso con tutti i rischi che uno spostamento in quelle condizioni comporta. Finora invece i pazienti venivano operati d’urgenza direttamente al San Timoteo. Le associazioni sono già sul piede di guerra, anche se il presidente Frattura ha aperto al confronto e alla possibilità di rivedere in alcuni punti il piano. Buone notizie invece per il reparto di Otorino diretto dal dottor Serafini e che nella prima bozza del piano era destinato alla chiusura. L’unità operativa complessa è stata ripristinata ed è l’unica operativa in tutta la regione.
San Timoteo: col nuovo piano chiude l’Emodinamica, resta il reparto di Otorino
