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lunedì, Dicembre 23, 2024

Sanità bollente, ultimatum a Frattura

AperturaSanità bollente, ultimatum a Frattura

di ENZO DI GAETANO Sanità fonte di guai sempre più grossi per il presidente Frattura. Se non è un diktat poco ci manca. Ma sostanzialmente è un ultimatum che ben quattro associazioni di base lanciano al governatore e ai tecnici del Tavolo Massicci. I Comitati Pro Cardarelli, Cardarelli Bene Comune e Veneziale Bene Comune, insieme all’Osservatorio per il diritto alla salute, hanno sottoscritto un documento di quattro pagine in cui dettano al presidente Frattura le loro condizioni non trattabili per l’emanazione urgente, entro trenta giorni, di un nuovo Piano Sanitario Regionale, in sostituzione di quello bocciato dal Tavolo Massicci, piano che rispetti dei paletti ben precisi. Due le condizioni non trattabili. Il costo della sanità privata non deve assolutamente sforare il tetto del 20 per cento rispetto al budget sanitario regionale. Così come dettato dai parametri della media nazionale. Bisogna dire addio e pubblicamente, senza furbizie, al progetto di fusione tra Cardarelli e Cattolica. Entrambi questi punti non sono trattabili e, sicuramente, mettono nei guai la politica sanitaria impostata finora da Frattura. Una politica che premiava le strutture private e che puntava senza alcun indugio alla fusione del Cardarelli con la Cattolica, magari chiudendo proprio l’ospedale regionale e trasferendone i servizi nell’immobile della Fondazione. Gli altri punti sono quelli del rispetto del diritto costituzionale alla tutela della salute. Quello del non più rinviabile passaggio da una organizzazione ospedalocentrica ad una organizzazione territoriale. Quello della messa in rete di archivi, documentazione e risorse delle strutture sanitarie molisane, mettendo al centro di questa rete il Cardarelli, ospedale regionale Dea di secondo livello. Infine il ripensamento e il potenziamento dei servizi della medicina d’urgenza e del 118. In conclusione un documento molto articolato e tecnicamente ineccepibile, scritto senz’altro da esperti del settore. Una lettera aperta inviata a Regione e Ministero che rappresenta un vero e proprio spartiacque: quello tra la solita litania inconcludente di lamentele e piagnistei e una precisa analisi documentata dei bisogni e degli obiettivi che si deve prefiggere una sanità pubblica veramente vicina alle aspettative del cittadino e di qualità. Un documento politico-programmatico che sfida Frattura sul campo dei contenuti e di cui sarà difficile non tenere conto.

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