di PIACENTINO SALATI
Della vendita, per la quale non sono mancate polemiche a Palazzo S. Giorgio, della farmacia di via Calabria – la “Comunale 3” si è molto parlato negli ultimi mesi.
Il Comune di Campobasso, dopo due aste andate deserte e che avevano una base d’incanto di oltre 2 milioni di euro, al terzo tentativo è riuscito a disfarsi del presìdio sanitario. Per un’importo di poco superiore ad 1 milione 350 mila euro. Il provvedimento di aggiudicazione definitiva dell’asta, adottato dopo le verifiche dei requisiti professionali di legge, è stato adottato oggi.
Ad aggiudicarsi l’asta una giovane professionista alla quale, adesso, spetterà il compito di decidere il futuro della struttura. Considerato che l’Amministrazione comunale ha la disponibilità dei locali che attualmente ospitano la farmacia, l’aggiudicataria dell’asta dovrà decidere se restare in quel locale, pagando il fitto al Comune, oppure spostare l’esercizio in altra sede in città (cosa che pare molto probabile).
Il rischio, ed è questo uno degli aspetti che più ha fatto discutere, è che il popoloso quartiere di S. Giovanni venga “privato” di un servizio che fino ad ora era stato assicurato dalla Pubblica Amministrazione.
Alla base della scelta di Palazzo S. Giorgio di vendere una delle farmacia ci sono, soprattutto, esigenze di bilancio e costi di gestione non più facilmente sostenibili.
La collettività, però, hanno detto a più riprese gli esponenti dell’attuale opposizione, viene spogliata di un servizio essenziale.
