Quando si parla dell’ospedale Vietri di Larino, spesso si cita come eccellenza l’oculistica, reparto che negli ultimi anni ha subito tagli incedibili e irrispettosi. Spesso, troppo spesso, ci si dimentica del servizio di cardiologia, un altro fiore all’occhiello del Vietri, condannato alla chiusura dalla politica molisana ma che ha i numeri in ordine per poter continuare. Ne abbiamo parlato con Elvira Doganieri, infermiera del servizio di cardiologia e delegata sindacale della CISL. “Il nostro reparto fa 12 mila esami l’anno, con due medici e quattro infermieri, che si dividono in tre la mattina, momento di maggior accesso, e una il pomeriggio”. Negli ultimi tempi a dire il vero l’affluenza è uguale sia la mattina che il pomeriggio. “Proprio per questi motivi – continua Doganieri – abbiamo pensato di fare una lista separata per chi ha problemi urgenti o deve aspettare troppo tempo per le liste d’attesa”, non solo, dice ancora Doganieri, “negli ambulatori di cardiologia di Larino si rivolgono pure moltissimi pazienti di fuori regione, al pari di altri reparti, vengono numerose squadre sportive abruzzesi per fare gli esami e le prove da sforzo, il tutto sulle spalle di due medici e quattro infermieri, ma non è un problema, pur di rendere un servizio ai pazienti ci carichiamo di lavoro, è cosi che funziona dopo tutto”. Gli esami che svolge il servizio di cardiologia a Larino sono: elettrocardiogramma, ecocardiogramma, TSA, acodoppler arti inferiori e superiori, prove da sforzo, holter cardiaco, mentre il macchinario per l’holter pressorio in questo momento non funziona, e per questo se ne chiede la sostituzione o la riparazione. Insomma un reparto, quello di cardiologia del Vietri, che nonostante a volte viene dimenticato, opera a 360 gradi, per offrire il miglior servizio possibile e le migliori risposte possibili.
Sanità, Cardiologia a Larino un’eccellenza spesso dimenticata
