18.2 C
Campobasso
sabato, Settembre 21, 2024

Sindaci indecisi sul da farsi, corsa contro il tempo per salvare il Vietri di Larino

EvidenzaSindaci indecisi sul da farsi, corsa contro il tempo per salvare il Vietri di Larino

Michele Mignogna

Sei giorni, 133 ore, e per il Vietri di Larino potrebbe essere la fine, la debacle, di uno dei due ospedali del basso Molise che la congiuntura economica, politiche scellerate e incapacità amministrative, hanno determinato. Sei giorni perchè è il termine entro il quale la Giunta regionale, guidata dall’ormai “prendinaso” Frattura pubblicherà sul Bollettino Ufficiale il documento che chiude il Vietri e il SS Rosario. Si perchè ha preso tutti per il naso con promesse non mantenute e impegni disattesi, e la sanità è solo l’ultimo settore in cui Frattura, ha fatto tutto il contrario di ciò che aveva promesso. Ma questo era chiarissimo, era chiaro cioè, che poco poteva fare per risolvere i tanti problemi della sanità, nonostante le difese d’ufficio dei suoi collaboratori più stretti, ancor più ciechi di lui, ma questa è un’altra storia consegnata agli annali delle lingue lunghe. Questo però potrebbe far pensare che forse i sindaci e i comitati, nati in questi anni avrebbero potuto fare di più, non lo sappiamo, sappiamo solo che per quanto riguarda il Comitato Pro Vietri, grazie a un ricorso al TAR nel quale anche Frattura ha offerto un obolo di 250 euro per le spese, è riuscito a mentenerlo in coma farmacologico fino all’ultimo piano sanitario, quello che nei fatti, ha determinato la morte della sanità pubblica molisana. Se hai i soldi in Molise ti curi sennò crepi, hai sempre due strade davanti. Torniamo a noi, oggi 9 giugno, i Sindaci del territorio sono tornati a riunirsi, questa volta non a palazzo Ducale a Larino, ma davanti i cancelli dell’ospedale Vietri, per un incontro che doveva essere “operativo” ma che non è andato oltre le solite “chiacchiere” e le solite “attese”Chiacchiere perchè, diciamocelo chiaramente, Frattura tiene i sindaci per i gioielli di famiglia, chi aspetta i soldi della ricostruzione, chi i risarcimenti per le vittime, chi deve rifare una strada, chi deve aprire una scuola e gli manca qualche centinaio di migliaia di euro, insomma, sappiamo tutti come funziona. In questo senso l’intervento, lucido e  pratico, del sindaco di Montefalcone, Gigino D’Angelo, è stato emblematico. “Noi sindaci – ha detto D’Angelo – tra difendere i politici regionali e difendere le nostre comunità, dobbiamo scegliere quest’ultime, dobbiamo far capire a chi siede in Regione che un intero territorio è pronto ad azioni forti e durature, bisogna alzare il livello dello scontro” ha detto senza mezzi termini il sindaco Sellino.

leggi tutto su www.michelemignogna.it

Ultime Notizie