Bilancio in chiaroscuro per la visita del papa a Isernia, da una parte c’è la grande soddisfazione degli organizzatori, curia vescovile e comune, per la perfetta organizzazione, soprattutto nella parte finale, in piazza Andrea d’isernia, di fronte alla cattedrale.
Dall’altra, ci sono da registrare le numerose proteste di chi, come gran parte di commercianti di alimentari e baristi, ha dovuto rinunciare agli incassi previsti, a causa della chiusura troppo anticipata delle strade rispetto ai tempi reali dell’arrivo di Papa Francesco.
Una città blindata, che ha praticamente respinto migliaia di pellegrini che hanno trovato più comodo raggiungere il santuario di Castelpetroso dove non c’erano blocchi o chiusure, come a Isernia.
Si calcola che almeno diecimila visitatori abbiano scelto Castelpetroso di fronte all’impossibilità di entrare a Isernia, una città chiusa ermeticamente.
E passiamo agli aspetti positivi, come quelli della soddisfazione espressa dal sindaco Brasiello che parla di una città che ha dato di sé un’eccellente immagine, in un’occasione storica come quella della visita del Papa. E sempre Brasiello dichiara chiusa la disputa secolare sui natali di Papa Celestino. Dopo le dichiarazioni pubbliche di Papa Bergoglio che ha aperto davanti alla cattedrale pentra il suo anno giubilare non ci sono più dubbi: Celestino è nato a Isernia.