Non più un’autostrada, ma un’autostradina.
I sogni di gloria dei sostenitori dell’autostrada del Molise devono fare i conti con la spending review e con gli obiettivi di altre regioni e altri politici, spesso più forti dei nostri.
L’amara verità è venuta fuori nel corso dell’incontro all’abbazia di San Vincenzo tra Riccardo Nencini, viceministro alle Infrastrutture, il presidente della Regione, Frattura, e l’assessore ai lavori pubblici Nagni.
È stato proprio Nencini a dire, all’inizio, tutta la verità: nel corso di una tempestosa riunione del Cipe, a fine giugno, all’ordine del giorno c’era, addirittura, la revoca totale del finanziamento al Molise. Solo la sua strenua difesa dell’opera, così ha detto lo stesso Nencini, ha evitato la definitiva cancellazione del finanziamento. Ma al Molise comunque un bel taglio era già stato fatto. Infatti si è scesi dagli iniziali 500 milioni, a soli 200. tanti quanto basteranno, se basteranno, a fare una mini autostrada tra Bojano e Castelpetroso, rimandando al libro dei sogni ogni eventuale progetto di prolungamento.
Le parole di Nencini sono state avallate anche da Frattura che ha aggiunto come fosse stato un errore fin qui parlare di Termoli San Vittore. La realtà, ha sottolineato il governatore, è che il progetto dell’autostrada è sempre stato quello della Termoli-Bojano.
Insomma, ricapitolando, per ora al Molise sono stati assegnati duecento milioni, per il resto si vedrà.
Ragion per cui l’ipotesi più accreditata è che, alla fine, con solo 200 milioni a disposizione, l’autostrada si risolva in una duplicazione del rettilineo di Bojano, tra Cantalupo e Vinchiaturo, senza viadotti e gallerie, opere per cui bisogna stanziare tanto denaro. Che non c’è.
E ancora, resta la domanda finale, siccome si tratta di un opera da cofinanziare, si riuscirà a trovare un privato disposto a tirare fuori altri 200 milioni per realizzare un tratto autostradale di una ventina di chilometri?
Un segmento così limitato, quali incassi potrebbe garantire al privato per farlo tornare in possesso dei soldi anticipati?
La realtà, presumibile, è che alla fine, come anticipato da Franco Valente, strenuo oppositore dell’autostrada, con quei soldi si potranno solo pagare le parcelle dei progettisti e poi, per il resto, campa cavallo. Per Nencini bisognerà puntare sui fondi strutturali 2014-2020 se l’autostrada dovrà uscire davvero dal libro dei sogni.
Ma Nencini non ha solo parlato di autostrada a San Vincenzo, infatti ha anche anticipato che è intenzione del governo finanziare l’interporto di Termoli. Qui i soldi già ci sarebbero in quanto per il governo Renzi, Termoli, per la sua posizione strategica, rientra tra i centri obiettivo di spesa.