Al posto del sindaco per sole 24 ore. L’anatra questa volta è proprio impazzita.
Un destino singolare quello del commissario prefettizio del comune di Isernia, Erminia Ocello, che si avvia così a battere un record a livello nazionale.
Che si sappia l’incarico di commissario prefettizio di un comune capoluogo di provincia non è mai durato così poco. Neanche il tempo di salutare cittadini e impiegati, che Erminia Ocello ha già dovuto fare le valige.
Nel comunicato stampa, viene spiegata la decisione del prefetto con la notifica a mezzo di ufficiale giudiziario della sentenza del Tar Molise. In sostanza ieri la prefettura non sapeva ancora quello che avrebbe ufficialmente saputo oggi.
Al comune rientra ufficialmente, questa volta, con la benedizione del prefetto Piritore, Ugo De Vivo che, nel frattempo, ha anche ricevuto la risposta dallo studio legale di Milano a cui si era rivolto.
Lui non dice una parola, probabilmente a Palazzo San Francesco farà una conferenza stampa, ma, intanto, le indiscrezioni dicono che convocherà i 17 dimissionari, insieme agli altri 13 consiglieri che gli erano restati a fianco.
La motivazione sarebbe questa, il Tar ha detto che quelle dimissioni non erano valide e quindi tutti dentro, da capo, per un nuovo giro di valzer.
Sotto banco, si dice, che ci siano stati contatti tra i due schieramenti. Una specie di tregua nel conflitto tra centrodestra e centrosinistra.
Tregua, sancita da un comunicato di Fantozzi, che riporterebbe in campo tutti e trenta i consiglieri eletti, fino a prova contraria o, per lo meno, fino a nuovi possibili ricorsi.
Per ora la notizia del giorno è quella della brevissima esperienza fatta a Isernia da Erminia Ocello, il commissario prefettizio che è durato meno di un fiore. Neanche 24 ore di presenza.
Per ora, a Palazzo San Francesco, comanda De Vivo, ma non si sa fino a quando.